FOCUS SU ERGONOMIA 4.0

18 Giugno 2018

CONVEGNO INAIL  DI ERGONOMIA A ROMA  IL 4 LUGLIO 2018.

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L’innovazione tecnologica sta trasformando tutti i processi industriali offrendo, allo stesso tempo, grandi prospettive di sviluppo nell’industria 4.0, come emerge anche dal Piano Nazionale Impresa 4.0.

In questo contesto devono essere considerati i potenziali  rischio per la salute e sicurezza sul lavoro pn. L’Ergonomia, che mette da sempre l’uomo al centro dell’attenzione, diventa uno degli strumenti fondamentali per affrontare questo cambiamento.

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Il convegno “Ergonomia 4.0” offre un’occasione per illustrare alcune delle ricerche più significative svolte dall’Inail, anche attraverso collaborazioni con istituzioni di eccellenza e con il mondo produttivo, per la gestione e prevenzione del rischio biomeccanico, il più grande determinante tra le malattie professionali.

 

Fonte INAIL:

https://www.inail.it/cs/internet/comunicazione/news-ed-eventi/eventi/evento-ergonomia-40-pastore-2018.html

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 DA https://www.innovationpost.it/

ERGONOMIA 4.0 COSA SIGNIFICA?

È stato pubblicato il sesto numero del magazine della Fondazione Ergo BellaFactory Focus. In questo numero si parla di Ergonomia 4.0 passando dagli esoscheletri industriali per la movimentazione manuale dei carichi presentati alla recente fiera mondiale Hannover Messe al problema normativo sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs 81/2008) che emerge dal primo rapporto ANMIL, agli ultimi dati sulle malattie professionali in Italia. Un commento alla cosiddetta “Riforma Madia” sul modello organizzativo della PA e la recente indagine sulle cause della bassa produttività in Italia del nostro Centro Studi.

L’editoriale di BellaFactory Focus

Ergonomia 4.0, salute nel mondo del lavoro, possiamo già parlare di una fabbrica uomo-centrica? A che punto siamo in Italia? Quali sono le novità che la quarta rivoluzione industriale porterà in tal senso? Quali gli impatti sullavoro fisico? Quali saranno le ripercussioni dell’introduzione di nuovi dispositivi? Le nuove tecnologie andranno a modificare anche lavalutazione del rischio in fase di progettazione e industrializzazione?

La Prof.ssa Cavatorta, docente del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale al Politecnico di Torino, racconta le soluzioni tecnologiche presentate alla recente fiera Hannover Messe (24-28 aprile 2017), fiera mondiale per l’industria, dai robot collaborativi agli esoscheletri industriali. Il quadro che ne emerge è estremamente chiaro: oggi solo nelle aziende medio-grandi la modellizzazione del processo produttivo virtuale permette un approccio proattivo all’ergonomia con tutti i vantaggi che ne conseguono a livello di costi e in termini di valutazione del rischio.

Salute dei lavoratori: tutela e normative

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Il recente Rapporto ANMIL sul tema della salute e la sicurezza sul lavoro mostra lo scollamento tutto italiano che esiste tra regole e tutele. Cosa è urgente fare? Semplificare il testo di legge, adeguarlo alle esigenze più moderne e attuali, serve cultura di prevenzione, serve più attenzione da parte delle istituzioni nello studio e nella ricerca in materia di salute.

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In particolare, emerge l’esigenza di maggior attenzione alla materia della movimentazione manuale dei carichi e alla promozione della adozione di misure e pratiche di gestione del rischio da sovraccarico biomeccanico più adeguate ai singoli settori. Da anni Fondazione Ergo ha attivato una serie di azioni che mirano proprio a diffondere una nuova pratica per la gesitone di tale rischio e ha recentemente presentato presso l’UNI una proposta risolutiva: il modello ERM (Ergonomic Recovery Model for Cyclical Industrial Work).

Tutto questo per capire quanto deve ancora cambiare in Italia perché la salute dei luoghi di lavoro torni al centro dell’interesse non solo del Legislatore ma anche dei manager di azienda. Perché il vantaggio competitivo lo si guadagna solo investendo nelle persone e nel loro lavoro più che nelle tecnologie.

L’efficientamento della Pubblica Amministrazione tra le cause della bassa produttività dell’Azienda Italia

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Presentiamo inoltre il primo numero de “I Quaderni di Approfondimento” tutto dedicato ad analizzare le cause della bassa produttività italiana. Ne emerge una mappa dettagliata che include tra le cause l’esigenza di riformare ed efficientare l’organizzazione della PA. In tal senso il Prof. Della Rocca, già Prof. associato di Sociologia Industriale presso l’Università della Calabria, commenta la recente “riforma Madia” e ne fa un’analisi efficace e propositiva che parte dall’esigenza dello snellimento delle strutture e della gerarchia della PA fino a sottolineare l’esigenza di indicatori standard in grado di misurare i risultati come elemento centrale per il futuro del “modello operativo” dell’azienda PA. Ma la PA è pronta per avviare questo cambiamento che preveda alla base una gestione scientifica del lavoro?

È possibile leggere e scaricare il sesto numero del BellaFactory Focus a questo link.

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