SANITA’

UN PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO DELLA SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO .

Gli autori hanno studiato e monitorato quali potevano essere gli effetti di un programma di miglioramento aziendale della forma fisica generale . Il programma di potenziamento della salute sul lavoro ha puntato a migliorare la composizione corporea, la forma fisica e il rischio cardiovascolare.

Autori:Nina Schaller, Katharina Blume, Markus Hornig, Ludger Senker, Bernd Wolfarth, Tibor Schuster, Martin Halle e altri.

CANCRO OVARICO E ATTIVITÀ LAVORATIVA. UN NUOVO STUDIO.

da doctornews33.it

Le donne che lavorano come parrucchiere, estetiste e contabili potrebbero avere un aumentato rischio di cancro ovarico, secondo uno studio pubblicato su Occupational & Environmental Medicine.

«I fattori ambientali possono aumentare il rischio di cancro ovarico, ma relativamente pochi studi hanno valutato i rischi professionali affrontati dalle donne, e quelli che lo hanno fatto spesso avevano risultati limitati» spiega Lisa Leung, della Université de Montréal (Canada) e della Université Paris-Saclay, Villejuif (Francia), autrice principale del lavoro.

Per colmare questa lacuna, i ricercatori hanno studiato 491 donne con cancro ovarico e le hanno confrontate con 897 donne senza malattia. La maggior parte delle donne con carcinoma ovarico aveva un livello di istruzione inferiore, aveva usato per meno tempo contraccettivi orali e non aveva alcun figlio o aveva meno figli rispetto alle donne nel gruppo di confronto.
Dopo aver tenuto conto dei fattori confondenti, l’analisi dei dati ha indicato che diversi ruoli lavorativi potevano essere collegati a un aumento del rischio di malattia. In particolare, lavorare per 10 o più anni come parrucchiera, estetista e in ruoli correlati è stato associato a un rischio tre volte più elevato, l’occupazione per 10 o più anni nella contabilità è stata associata a un raddoppio del rischio, mentre lavorare nell’edilizia ha portato a un rischio quasi triplicato. Allo stesso modo, il lavoro a lungo termine nell’industria dell’abbigliamento era associato a un rischio maggiore dell’85% di sviluppare la malattia, mentre il lavoro nelle vendite o al dettaglio era associato a rischi maggiori, rispettivamente del 45% e del 59%. Sono stati osservati rischi aumentati di oltre il 40% per un’elevata esposizione cumulativa (8 o più anni), rispetto a nessuna esposizione, a 18 agenti diversi, tra cui polvere di talco, ammoniaca, perossido di idrogeno, polvere per capelli, fibre sintetiche, fibre di poliestere, coloranti e pigmenti organici, cellulosa, formaldeide, gas propellenti, sostanze chimiche presenti in natura nella benzina e nella candeggina. Non è chiaro, tuttavia, se queste associazioni siano state guidate da un singolo agente, da una combinazione, o da altri fattori sul posto di lavoro, e saranno necessari ulteriori studi per confermare i risultati.

«Questo studio ci ricorda che c’è ancora bisogno di miglioramento nella valutazione dei rischi professionali nelle donne»scrivono in un editoriale correlato Melissa Friesen Laura Beane Freeman del National Cancer Institute degli Stati Uniti.

Occupational & Environmental Medicine 2023. Doi: 10.1136/oemed-2022108557
http://dx.doi.org/10.1136/oemed-2022108557
Occupational & Environmental Medicine 2023. Doi: 10.1136/oemed-2023-108948
http://doi.org/10.1136/oemed-2023-108948

PODCAST SULLA SICUREZZA : MATERIALE ESPLOSIVO.

Wolters Kluwer, in collaborazione con Storielibere.fm, ha prodotto un podcast chiamato “Materiale esplosivo” per Teknoring.com. Questo podcast affronta il tema del rischio chimico nei luoghi di lavoro, che è più diffuso di quanto si possa pensare. Molte delle sostanze che ci circondano possono essere pericolose, anche se non lo sappiamo, e quindi è importante conoscere i loro possibili effetti negativi e utilizzare la protezione individuale adeguata. Giuseppina Paolantonio ci guida in questo mondo oscuro, aiutandoci a maneggiare sostanze pericolose e a comprendere il significato dei vari simboli ed etichette. In questo modo, diventeremo esperti di sicurezza chimica nei luoghi di lavoro.

PER UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE IN AZIENDA : PREVENIRE LE MALATTIE MANGIANDO

Sono sei gli alimenti chiave per prevenire infarti e ictus- Lo rivela uno studio condotto dai ricercatori della McMaster University e Hamilton Health Sciences presso il Population Research Health Institute (PHRI)

Uno studio condotto dai ricercatori della McMaster University e Hamilton Health Sciences presso il Population Research Health Institute (PHRI) ha scoperto che non mangiare a sufficienza sei alimenti chiave in combinazione comporta un rischio piu’ elevato di malattie cardiovascolari come infarto e ictus.   Il consumo di frutta, verdura, legumi, noci, pesce e latticini integrali è fondamentale per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, inclusi infarti e ictus. Lo studio ha anche scoperto che una dieta sana può essere raggiunta in vari modi, ad esempio includendo quantità moderate di cereali integrali o carni non lavorate.Il PURE Healthy Diet Score raccomanda un’assunzione giornaliera media di: frutta da due a tre porzioni; verdure in due o tre porzioni; noci in una porzione; e latticini a due porzioni. Il punteggio include anche da tre a quattro porzioni settimanali di legumi e da due a tre porzioni settimanali di pesce. Possibili sostituti includevano cereali integrali in una porzione giornaliera e carne rossa o pollame non lavorati in una porzione giornaliera.

    Molte ricerche si sono concentrate sui paesi occidentali e sulle diete che combinavano cibi dannosi e ultra-elaborati con cibi ricchi di nutrienti.  L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che quasi 18 milioni di persone siano morte per eventi cardiovascolari nel 2019, che rappresentando il 32% di tutti i decessi globali. Di questi decessi, l’85% era dovuto ad infarto e ictus. I ricercatori PHRI e i loro collaboratori hanno analizzato i dati di 245.000 persone in 80 paesi da più studi. I risultati sono stati pubblicati sull’European Heart Journal.   Oltre ad avere un carattere globale questo studio, definendo il PURE Healthy Diet Score, si è concentrato esclusivamente su alimenti protettivi o naturali.   “C’è una recente maggiore attenzione per un maggiore consumo di alimenti protettivi per la prevenzione delle malattie. Al di fuori di grandi quantità di frutta, verdura, noci e legumi, i ricercatori hanno dimostrato che la moderazione è fondamentale nel consumo di alimenti naturali”, ha affermato affermato il primo autore Andrew Mente, del Dipartimento di ricerca sulla salute di McMaster.   Quantità moderate di pesce e latticini interi sono associate a un minor rischio di malattie cardiovascolari e mortalità. Gli stessi risultati sulla salute possono essere raggiunti con un consumo moderato di cereali e carne, purché si tratti di cereali integrali non raffinati e carni non lavorate.

da dottnett.it

I RISCHI PER LE POSTURE ERETTE PROLUNGATE

È noto che la postura eretta prolungata può provocare nel lungo tempo problemi e rischi per la salute, tra cui principalmente disturbi muscoloscheletrici (MSD) ma anche in altri distretti.

In quasi tutti gli esercizi commerciali è comune vedere un cassiere dietro la sua postazione di lavoro o i banchi che scansiona gli articoli con movimenti ripetitivi durante il turno di lavoro prolungato. Sono migliaia le tipologie di lavoro che richiedono posture prolungate erette , ad esempio pensiamo ad un farmacista o ad un venditore di generi alimentari. Le problematiche delle posture erette prolungate possono riguardare naturalmente anche tantissimi operatori nelle industrie. Guardiamo ai lavoratori nei confezionamenti alimentari o di profumi che trascorrono importanti quote delle loro attività lavorative in postura eretta. Lo stesso può riguardare operatori metalmeccanici o di altre realtà industriali. Esistono molti rischi nascosti nello stare a lungo in piedi . La Georgetown University, ad esempio , ha rivelato che più di quattro ore di permanenza prolungata in piedi sono sufficienti per mettere i lavoratori a rischio di problemi di salute per vene varicose, lombalgia, artralgie agli arti inferiori, cervicalgie e rigidità del collo e delle spalle.

Fortunatamente, ci sono soluzioni che possono aiutare ad alleviare questi problemi per i lavoratori che devono mantenere una prolungata stazione eretta . La soluzione più intuitiva è quella di fornire ai lavoratori la possibilità di sedersi , ove possibile sia su sedili ergonomici oppure in altri casi su semi-sedute.

I tappetini anti-fatica possono anche fornire un certo comfort ai lavoratori senza bisogno di lavori di ristrutturazione. Secondo il Canadian Centre for Occupational Health and Safety (CCOHS), stare in piedi su determinati pavimenti può essere scomodo ma “legno, sughero, moquette o gomma, qualsiasi cosa che fornisca una certa flessibilità, ha un effetto di maggior confort sui piedi dei lavoratori”. Inoltre, i tappetini possono aiutare a migliorare il flusso sanguigno degli arti inferiori di un lavoratore.

Un poggiapiedi semplice può consentire ai lavoratori di muoversi di più. Fornendo un poggiapiedi, i lavoratori possono scegliere di sollevare un piede e spostare il proprio peso durante il giorno sfruttando l’effetto del semiarco.

Il tipo di calzature o accessori che i lavoratori indossano può fare una grande differenza. “I piedi sono le fondamenta del corpo”. Una calzatura adeguata e su misura è fondamentale per mantenere i piedi sani e quindi tutto il corpo in buona salute.

Per i lavoratori che sono in piedi per lunghi periodi di tempo, sono disponibili calzature leggere con cuscino rimovibile, supporto su misura per tallone e arco e spazio per le dita dei piedi per il gonfiore di fine giornata per evitare la costrizione della pressione critico. Le fogge più richieste sono quelle di tipo ” sportivo” con maggiore flessibilità e supporto laterale.

Se un lavoratore nota che il plantare di una scarpa inizia a deteriorarsi, è importante rimuovere quel plantare per aggiungere solette e plantari di alta qualità. Questo aiuterà a proteggere i piedi dal sovraccarico di tutti i giorni , bilanciando la pressione, assorbendo l’impatto e sostenendo adeguatamente il tessuto del piede, i tendini, i muscoli e l’arco plantare.

Ricordiamo che bisognerebbe evitare di stare immobili in piedi per più di 15 minuti , che per posizione eretta prolungata si intende essere costretti a stare in piedi o vicino a un punto specifico (senza lasciare l’area entro 1 m2), che è ovviamente raccomandato di evitare di stare in piedi sul posto di lavoro per lunghi periodi di tempo ovvero :

  1. Ininterrottamente per più di un’ora e/o
  2. Più di quattro ore in totale durante il giorno.
  3. Bisognerebbe quindi tenere posizioni alternative il più possibile nelle seguenti proporzioni:
  • 30% in piedi;
  • 60% seduto;
  • 10% a piedi/in movimento.

Si sottolinea che il contrario di sedersi non è stare in piedi, ma muoversi. Quindi, anche se spesso è utile avere una seduta che permetta di alternare la posizione eretta e quella seduta , ciò non basta se vi è alternanza tra due posture STATICHE . ( Dott. Alessandro Guerri -Medico del Lavoro)

Osha-eu propone un opuscolo informativo che propone una serie di misure efficaci per ridurre il tempo passato in piediche vi consigliamo di leggere e scaricare

PER SCARICARE LA GUIDA DI OSHA EU:

Scaricarein:BG | CS | DE | EN | ES | FI | FR | HR | IT | MT | NL | PT | SK | SV | TR

POSTURA SUL LAVORO NEGLI STUDI ODONTOIATRICI : I VIDEO DI ANDI.

L’odontoiatria si prende cura del sorriso , della masticazione, e della salute orale di tanti pazienti ma chi si prende cura della salute dei dentisti e degli assistenti alla poltrona?

L’ ANDI , l’Associazione Nazionale Dentisti Italiani propone un interessante contributo con la pubblicazione sul suo sito di alcuni video di informazione sulle principali problematiche posturali in ambito odontoiatrico che qui vi proponiamo in visione .

da ANDI:

La maggior parte dei dentisti, col passare del tempo, tende a lamentare dolori al collo e alla zona lombare. Questo perché, quando sono in studio, si piegano sui pazienti assumendo una postura innaturale e pericolosa. Se protratta nel tempo, e con l’aumento dei carichi di lavoro, questa cattiva abitudine può portare a danni seri e a lesioni da sforzo ripetuto.

Il primo video mette in guardia dai gravi danni che una cattiva postura può provocare e sottolinea l’importanza dell’ergonomia in odontoiatria, perché mira a ridurre i problemi muscoloscheletrici, permettendo al dentista di adottare una posizione più naturale e confortevole e che allo stesso tempo garantisca ai pazienti efficienza e accuratezza del trattamento.

https://youtube.com/watch?v=FMye3evy_f0%3Ffeature%3Doembed

Il secondo propone una serie di consigli su come tenere una postura ideale, dall’inclinazione di testa e spalle alla posizione di gambe e piedi, fino all’altezza della sedia e alla posizione del pedale. Non mancano suggerimenti anche sull’abbigliamento e le calzature che devono essere comodi e favorire i movimenti.

https://youtube.com/watch?v=pSM8UA4IUQE%3Ffeature%3Doembed

Infine, il terzo video prende in considerazione il ruolo e la posizione dell’assistente che, in un sistema a quattro mani, sono molto importanti sia per garantire un trattamento agevole ed efficace al paziente sia per ridurre l’affaticamento del medico, che si vede porgere in maniera appropriata gli strumenti. La raccomandazione finale è che la posizione del paziente venga stabilita sulla base della postura naturale del dentista e dei suoi punti di riferimento. Naturalmente, il consiglio finale è quello classico e cioè di fare movimento e sport il più possibile, concedendosi delle pause quantomeno per brevi camminate. Perché lavorare con il massimo del comfort è garanzia di benessere per tutti: odontoiatri, staff dello studio e pazienti.

https://youtube.com/watch?v=C0posp9arlE%3Ffeature%3Doembed

LA POSTURA SEDUTA PROLUNGATA PUÒ RIDURRE LA CAPACITÀ POLMONARE ?

Il diaframma è uno dei principali muscoli respiratori e molte volte è stato preso in considerazione, dal punto di vista osteopatico, per analizzare i disturbi dei Pazienti, poiché risulta fondamentale anche in diverse altre attività fisiologiche (es. peristalsi intestinale, parto, sollevamento pesi, drenaggio…) (Bains et al, 2021) (Albarrati e tal, 2018) (Kang et al, 2018).

Una sua disfunzione può essere associata alla presenza di vari sintomi, da quelli respiratori, dall’intolleranza all’esercizio fisico, dal mal di schiena, fino ai disturbi gastro-enterici, uro-genitali, cervicali e del sonno (Dubè and Dres, 2016).

Il diaframma è una membrana muscolo-fibrosa che separa le cavità toracica e addominale ed è costituito da una porzione fibrosa centrale (non contrattile) e da una sezione muscolare periferica (contrattile). Durante l’attivazione, la forma del diaframma cambia di poco e la maggior parte dell’accorciamento si traduce in discesa assiale (per questo sia ha dal punto di vista osteopatico una disfunzione in inspirazione o in espirazione) (Albarrati e tal, 2018) (Kang et al, 2018) (Dubè and Dres, 2016).

In condizioni fisiologiche, il diaframma agisce come un pistone all’interno del torace, generando flusso, mentre la sua cupola scende all’interno della cavità toracica, spostando caudalmente il contenuto addominale ed elevando il torace inferiore. La pressione intra-toracica negativa, creata da questa azione, provoca (Bains et al, 2021) (Dubè and Dres, 2016):

(1) un afflusso di aria dalla bocca al polmone

(2) la generazione di un volume corrente

(3) un corretto pompaggio vascolare e linfatico

(4) un bilanciamento con la pressione intra-addominale.

Ma la funzione diaframmatica è sempre la stessa, sia da seduto che da in piedi? Per chi lavora tanto da seduto, cosa succede a livello diaframmatico?

In generale, si è visto che una postura non fisiologica del corpo (mantenuta in maniera prolungata) è in grado di influenzare la forza e la funzione dei muscoli respiratori, sia negli adulti sani, che nei Pazienti con disfunzione cardio-polmonare (Albarrati e tal, 2018) (Kang et al, 2018).

Biomeccanicamente, la lunghezza del muscolo influisce sulla capacità di una sua fibra muscolare di sviluppare una tensione attiva, nota come “relazione lunghezza-tensione“. Pertanto, si presume che i cambiamenti morfo-funzionali della gabbia toracica durante la posizione seduta prolungata, con flessione in avanti del capo e antiversione del cingolo scapolare, possano causare un alterato rapporto lunghezza-tensione dei muscoli respiratori, con conseguente (Albarrati e tal, 2018) (Kang et al, 2018):

a) ridotta capacità di questi muscoli di sviluppare tensione

b) ridotta frequenza

c) ridotta profondità della respirazione

L’alterazione biomeccanica dell’allineamento posturale può influenzare quindi in modo importante i range di movimento, la posizione e gli schemi di accoppiamento delle articolazioni tra le vertebre toraciche, le coste e lo sterno, alterando così anche la compliance polmonare, attraverso il cambiamento del movimento articolare disponibile per la respirazione (Albarrati e tal, 2018) (Katz et al, 2018).

Da quanto abbiamo letto, possiamo capire che le restrizioni della gabbia toracica durante la posizione seduta, limitano la mobilità del diaframma, inducendo successivamente e inconsciamente disturbi a più livelli del nostro corpo, come ad esempio un ridotto ritorno venoso, un’alterata stimolazione del sistema nervoso autonomo e una diversa eccitabilità del nervo frenico. Oltre a ciò, non bisogna dimenticare che si può avere anche un aumento dello sforzo respiratorio, una riduzione della capacità respiratoria e del controllo delle oscillazioni respiratorie in individui sani (Albarrati e tal, 2018).

In conclusione, per facilitare un normale schema motorio respiratorio è necessaria un’efficace contrazione del muscolo diaframmatico (Albarrati e tal, 2018).

Infine, a livello del sistema muscolo-scheletrico non dobbiamo dimenticare che durante la posizione seduta (Katz et al, 2018):

– gli organi addominali sono più alti, interferendo con il movimento diaframmatico e consentendo così una minore ispirazione

– i muscoli addominali si trovano in un punto meno ottimale nella curva lunghezza-tensione, poiché la combinazione di flessione dell’anca + posizione più alta del contenuto addominale, esercita una pressione verso l’alto

– lo schienale e il sedile della sedia possono notevolmente limitare l’espansione toracica, l’equilibrio tra la pressione intra-toracica e intra-addominale e l’escursione degli altri diaframmi della catena diaframmatica (in particolar modo a livello del cingolo scapolare e del diaframma pelvico) ( da pesentiweb)

LINK DI APPROFONDIMENTO :

STRETCHING VICINO ALLA POSTAZIONE PC

Alcuni semplici esercizi di stretching possono prevenire problemi posturali o muscolo-scheletrici. Possono essere eseguiti al lavoro, prendendosi una pausa almeno due volte al giorno, sono utili per chi svolge lavoro di ufficio alla scrivania, per gli operatori ai terminali, per gli operatori allo sportello e per chi passa tante ore in piedi.

L’ISS ha pubblicato una infografica con semplici esercizi da fare in ufficio. Sono esercizi validi  da affiancare a norme generali di comportamento, valide per tutti, come alzarsi spesso dalla sedia per riattivare la circolazione periferica delle gambe, bere almeno un bicchiere di acqua ogni ora per idratarsi e fare le scale, al posto di prendere l’ascensore, quando possibile.

SALUTE, BENESSERE E SICUREZZA AL CENTRO DELLA SANITA’ INAIL :

https://www.youtube.com/live/2e9SF76cAAI?feature=share

Roma, 26, 27 e 28 giugno 2023. All’evento è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica. Partecipano i ministri della Salute, Orazio Schillaci, del Lavoro, Marina Elvira Calderone, e per le Disabilità, Alessandra Locatelli

Immagine programma

“Salute, benessere e sicurezza del lavoratore al centro della sanità Inail” è il tema del convegno nazionale di medicina e sanità 2023 promosso dall’Istituto, al quale è stata conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica. L’evento, in programma da lunedì 26 a mercoledì 28 giugno, è ospitato dal Centro congressi Angelicum della Pontificia Università San Tommaso D’Aquino a Roma ed è fruibile in diretta streaming su questo sito e sul canale YouTube dell’Inail.

L’iniziativa è un’occasione di promozione e condivisione del patrimonio culturale dell’Istituto. Le attività sanitarie assicurano, infatti, prossimità e assistenza al disabile da lavoro, garantendo le prestazioni economiche più appropriate, e sono orientate al reinserimento lavorativo, sociale e familiare della persona infortunata o malata per il lavoro.

Apre i lavori, dopo i saluti istituzionali, la relazione del sovrintendente sanitario centrale dell’Inail, Patrizio Rossi. Sessanta i rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e della sanità che partecipano al convegno, articolato in cinque sessioni. Tra questi, i ministri della Salute, Orazio Schillaci, del Lavoro, Marina Elvira Calderone, e per le Disabilità, Alessandra Locatelli e il presidente della Commissione Affari sociali, e Sanità del Senato, Francesco Zaffini.

Per l’Istituto intervengono, tra gli altri, il direttore generale, Andrea Tardiola, il presidente del Consiglio di indirizzo e vigilanza, Guglielmo Loy, e i direttori centrali rapporto assicurativo, Agatino Cariola, ricerca, Edoardo Gambacciani, prestazioni socio-sanitarie, Giuseppe Mazzetti, pianificazione e comunicazione, Giovanni Paura, prevenzione, Ester Rotoli, e assistenza protesica e riabilitazione, Giorgio Soluri.

Per seguire la diretta streaming cliccare sui tre link indicati in basso, attivi durante l’evento.

Data Inizio:

26/06/2023

Data Fine:

28/06/2023

Sede Evento:

Pontificia Università San Tommaso D’Aquino, Centro congressi Angelicum

Indirizzo:

Largo Angelicum, 1

Info Email Evento:sovrsancentrale@inail.it

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QUALITA’ DELL’ ARIA E RISCHIO BPCO


La Società Italiana di Pneumologia (SIP-IRS) ha avviato una campagna di sensibilizzazione su territorio e social media. Ad oggi le ricerche mostrano come l’esposizione cronica al particolato Pm10 aumenta di 2,96 volte il rischio di sviluppare Bpco; quella al PM 2.5 fa crescere di 2,25 volte il rischio di rinite e di 4,17 volte quello di espettorato cronico. A rischio soprattutto la Pianura Padana, che secondo il rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente risulta fra le aree con la qualità dell’aria peggiore in Europa. “La salute respiratoria degli italiani sta peggiorando ed esiste un diretto collegamento tra l’esposizione prolungata all’inquinamento e le malattie respiratorie”, queste le parole del dott. Francesco Pistelli, dirigente medico della U.O. di Pneumologia dell’A.O.U. Pisana.
Da sanitapubblicaonline.it

GIORNATA DEL MEDICO COMPETENTE PROMOSSA DA SIML.

da Adnkronos

La presidente di Siml: “I cittadini attraverso l’help-desk della Siml potranno avere maggiori informazioni sul benessere lavorativo e sulle attività di promozione della salute che possono essere favorite e incoraggiate nei luoghi di lavoro dove i medici competenti esercitano la loro professione.Diffondere tra la popolazione informazioni sul ruolo del medico competente nei luoghi di lavoro, una figura centrale nel processo di prevenzione e sicurezza. È questo l’obiettivo della Giornata del Medico competente promossa dalla Siml Società italiana di medicina del lavoro”. Così all’Adnkronos Salute Giovanna Spatari, presidente di Siml parla dell’importanza di questa figura all’interno delle aziende come “consulente globale del datore di lavoro” e del significato della sorveglianza sanitaria “attività fondamentale per la tutela della salute nei luoghi di lavoro” e annuncia l’iniziativa, promossa insieme alla Fism Federazione delle società medico-scientifiche italiane, che si terrà in Italia il 22 giugno. (VIDEO)

I Cittadini – spiega Spatari – attraverso l’help-desk della Siml potranno avere maggiori informazioni sul benessere lavorativo e sulle attività di promozione della salute che possono essere favorite e incoraggiate nei luoghi di lavoro dove i medici competenti esercitano la loro professione”.

Il ruolo del medico competente “è cruciale” sostiene Spatari. “Tuttavia, – aggiunge – molto spesso nemmeno i lavoratori sono a conoscenza di tutte le competenze di questa figura. Non sanno, ad esempio, che possono loro stessi richiedere di essere visitati dal medico competente e che possono confrontarsi con questo specialista”. Helpdesk@prevenzione.it “attivo dal 22 giugno lo rimarrà a lungo i nostri esperti risponderanno a qualsiasi richiesta su ruolo, funzioni e compiti del medico competente” conclude”