INAIL

NUOVO PODCAST INAL SUI RISCHI DELL’ INDUSTRIA DEL LEGNO E DEL CUOIO

da Inail.it

È online una nuova puntata della serie di episodi settimanali dedicati alle attività dell’Istituto. Dopo l’appuntamento di venerdì scorso, torniamo a parlare con Alessandro Marinaccio, direttore del laboratorio di Epidemiologia del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale. Con il ricercatore affrontiamo il tema dei tumori naso-sinusali e dell’esposizione al rischio nei settori della lavorazione del legno e del cuoio

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ROMA – Un nuovo appuntamento con Inail news podcast, il programma settimanale dedicato alle attività dell’Istituto su salute e sicurezza sul lavoro. Dopo l’episodio di venerdì scorso sul ruolo della sorveglianza epidemiologica in funzione di controllo delle malattie professionali, nella puntata online da oggi sul portale Inail e sulle principali piattaforme di podcasting affrontiamo il tema dei tumori naso-sinusali e dell’esposizione al rischio nei settori della lavorazione del legno e del cuoio. Ne parliamo con Alessandro Marinaccio, direttore del laboratorio di Epidemiologia del Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale.

A rischio i lavoratori del legno e del cuoio. “I tumori naso sinusali sono una patologia rara – osserva Marinaccio. Si stima che dal punto di vista epidemiologico l’incidenza, cioè il numero di nuovi casi, è di circa un caso ogni 100.000 residenti, quindi una patologia molto rara nella popolazione generale. Ma nei gruppi di lavoratori esposti, non è così: in particolare si verifica un’incidenza molto alta tra i lavoratori dell’industria, della lavorazione del legno e della lavorazione del cuoio. Quindi, in queste categorie ha una grande rilevanza dal punto di vista epidemiologico, sociale e occupazionale”. “L’inalazione di polveri di legno duro e di polveri di cuoio può essere causa della malattia – continua il ricercatore. Questo significa che questa patologia colpisce soprattutto nei gruppi di lavoratori esposti a questi agenti cancerogeni. È un tema importante perché generalmente il legno viene vissuto nella consapevolezza collettiva, e anche nella consapevolezza dei lavoratori come un materiale sano e naturale appunto”.

Il ruolo del Registro Nazionale istituito presso l’Inail. Il decreto legislativo 81/2008 attribuisce all’Inail la sorveglianza epidemiologica dei tumori naso-sinusali, attraverso il Registro nazionale dei tumori Naso-sinusali (ReNaTuns), articolato su base regionale. L’archivio del Registro, ad oggi, comprende oltre 2900 casi rilevati dalla rete delle Regioni coinvolte nel progetto. Nel corso della puntata Marinaccio spiega come l’attività di sorveglianza epidemiologica attuata da Inail attraverso il Registro, che promuove una ricerca attiva dei casi, possa essere utile non solo ai fini della ricerca, ma soprattutto per la prevenzione di questo tipo di malattia professionale. Di questo si è parlato anche nel “Seminario di presentazione dei risultati del progetto di sviluppo della rete del Registro Nazionale dei Tumori Naso-sinusali”, che si è tenuto il 24 gennaio 2024 presso la sede Inail di Via IV Novembre a Roma.

INCIDENTI STRADALI E INFORTUNI SUL LAVORO

da Inail.it

L’Istituto ha partecipato allo studio del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con due approfondimenti dedicati agli infortuni sul lavoro con mezzo di trasporto coinvolto e all’analisi del fenomeno nelle città metropolitane curati, rispettivamente, dalla Consulenza statistico attuariale e dal Dipartimento innovazioni tecnologiche

Immagine Rapporto

ROMA – Anche quest’anno l’Inail ha partecipato alla realizzazione del Rapporto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit), che contiene i principali risultati di studi, analisi ed elaborazione di dati sull’incidentalità stradale. Dedicato alle vittime della strada e disponibile sul sito del ministero, il Rapporto è il risultato delle attività di ricerca e produzione statistica svolte da un gruppo di lavoro formato da esperti di settore e rappresentanti di associazioni di familiari di vittime della strada, attivo dal 2015 presso il ministero.  

Nel 2022 le denunce di infortunio sul lavoro con mezzo di trasporto coinvolto in aumento del +3,5% rispetto al 2021. L’Istituto, in particolare, ha partecipato al Rapporto con due contributi. Nel primo, curato dalla Consulenza statistico attuariale (Csa) e intitolato “Infortuni sul lavoro con mezzo di trasporto coinvolto denunciati all’Inail – Il quadro statistico del 2022”, sono presentati i dati relativi alle denunce di infortunio sul lavoro, anche per eventi mortali, per il quinquennio 2018-2022, secondo le principali variabili di interesse per il fenomeno, insieme a un focus sui primi otto mesi del 2023 e a un approfondimento rispetto alla tipologia di veicoli coinvolti negli incidenti. Nel 2022 gli infortuni sul lavoro stradali sono stati 80.037, in aumento rispetto al 2021 (+3,5%), ma in lieve decremento rispetto alla media del quinquennio, avendo assistito ad anni pre-Covid in cui si superavano i 90mila casi. L’aumento rispetto al 2021 è attribuibile alla sola componente “in itinere” (+4,6%), a fronte di una sostanziale stabilità dei casi in occasione di lavoro.

Su strada oltre il 40% dei decessi sul lavoro.  Nel 2022 le denunce di infortunio stradale con esito mortale sono state 496, in aumento dell’11,5% rispetto al 2021, a fronte di una riduzione del 15,2% del totale dei decessi denunciati, determinata dalla drastica riduzione dei casi mortali da Sars-CoV-2. L’incremento dei decessi nel 2022 rispetto all’anno precedente è dovuto principalmente agli eventi mortali in itinere (+17,2%), mentre risulta più contenuto l’aumento della componente in occasione di lavoro (+5,2%). Nel quinquennio 2018-2022 si osserva un numero di decessi più elevato nel biennio pre-pandemia, in particolare nel 2018, anno in cui si raggiunse il massimo con 603 vittime su strada, anche per il verificarsi di diversi incidenti plurimi. Nel 2022 gli infortuni stradali con esito mortale rappresentano ben il 41,1% del complesso delle denunce mortali, con un’incidenza molto vicina al 2019 (41,8%), ma inferiore a quella del 2018 (46,7%). Nel 2020 la quota si era ridotta al 23,6% per i blocchi della circolazione stradale e le restrizioni legate al contenimento dei contagi da SARS-CoV-2, per poi salire al 31,2% nel 2021.

I casi mortali nei primi otto mesi del 2023 sono 191. I dati provvisori relativi ai primi otto mesi del 2023 registrano 41.960 denunce di infortuni con mezzo di trasporto coinvolto, di cui quasi l’80% (oltre 33mila) avvenuti in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Rispetto allo stesso periodo del 2022, l’aumento è del 4,5% (circa 1.800 casi in più), ma il numero di denunce resta comunque inferiore a quanto rilevato nel 2019 (oltre 49mila). L’incidenza degli infortuni stradali sul totale delle denunce di infortunio tra gennaio e agosto del 2023 è pari al 10,9%, ma sale al 29,1% per i casi mortali. In questo periodo, infatti, i decessi provvisoriamente denunciati con mezzo di trasporto coinvolto sono 191, di cui  91 in itinere, in sensibile aumento nel confronto con i primi otto mesi del  2022 (+4,9%), ma ancora in calo rispetto al 2019 (-18,7% rispetto alle 235 denunce di allora).

Nelle aree metropolitane oltre il 30% degli infortuni stradali. Il secondo contributo dell’Inail, elaborato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit) e intitolato “Città metropolitane: analisi degli indici di infortunio sul lavoro con mezzo di trasporto coinvolto, riferiti ai nodi della rete stradale”, analizza le frequenze di infortunio nel quinquennio 2018-2022 e nei singoli anni 2020, 2021 e 2022, i relativi indici infortunistici e gli scostamenti determinati in corrispondenza delle aree di influenza di attraversamenti, semafori e stop, mettendo in relazione gli infortuni con gli stessi elementi dell’infrastruttura stradale. Nelle aree metropolitane, nel quinquennio 2018-2022, gli infortuni stradali con mezzo di trasporto coinvolto sono 150.301, pari al 37% dei 405.163 casi totali registrati in Italia. I picchi riguardano le aree di Milano (31.851) e Roma (30.407). Nel 2022 gli infortuni stradali registrano un generale incremento rispetto al 2021, superando, nel caso di Bari, il dato pre-pandemico. Si registra un’inflessione rispetto al 2021 nelle aree di Bologna, Cagliari e Palermo.

SICUREZZA NELLA SALDATURA : LA NORMA UNI EN ISO 25980.

da amblav.it

Garantire un posto di lavoro sicuro – anche in un settore altamente specializzato – è una priorità per la normazione e la Commissione Saldature e giunzioni permanenti ha di recente recepito un documento ad hoc: la norma UNI EN ISO 25980:2023 “Salute e sicurezza nei processi di saldatura e tecniche connesse – Tende di saldatura trasparenti, strisce e schermi per processi di saldatura ad arco”.

Il documento specifica i requisiti di sicurezza di tende, strisce e schermi trasparenti per saldatura da utilizzare nei luoghi di lavoro in cui si svolge la saldatura ad arco. Esse hanno lo scopo di fornire protezione contro i livelli nocivi di radiazioni ottiche e spruzzi per i lavoratori che si trovano in prossimità dei processi di saldatura ad arco ma non sono coinvolti nella saldatura stessa. Sono destinate a ridurre il fastidioso riverbero dell’arco, ma consentono anche una trasmittanza luminosa sufficiente a permettere la visione dell’area di lavoro retrostante. Le tende trasparenti per saldatura possono essere utilizzate anche in altre applicazioni, purché le emissioni di luce UV e blu siano inferiori a quelle della saldatura ad arco e l’irraggiamento infrarosso trasmesso sia inferiore ai limiti di esposizione applicabili. Sono progettate per essere utilizzate a una distanza di almeno 1 m dall’arco. Tende di saldatura trasparenti, strisce e schermi specificati nel documento non sono destinati a sostituire i filtri di saldatura. Per la visione intenzionale degli archi di saldatura, si utilizzano altri mezzi di protezione (vedi ISO 16321-1 e ISO 16321-2). La norma non è applicabile alla protezione contro le radiazioni laser, per la quale si applica la ISO 19818-1.

All’interno della UNI EN ISO 25980 sono riportati i seguenti riferimenti normativi:

  • ISO 4007 Personal protective equipment – Eye and face protection – Vocabulary;
  • ISO/CIE 11664-1 Colorimetry – Part 1: CIE standard colorimetric observers;
  • ISO/CIE 11664-2 Colorimetry – Part 2: CIE standard illuminants;
  • ISO 18526-2 Eye and face protection – Test methods – Part 2: Physical optical properties;
  • ISO 18526-3 Eye and face protection – Test methods – Part 3: Physical and mechanical properties.

Fonte: UNI

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SICUREZZA E DECODIFICA CROMATICA DEI DISPOSITIVI DI COMANDO DELLE MACCHINE.

da Inail.it

Questo documento è dedicato agli ambienti industriali e, in particolare, all’uso del colore nel codice visivo dei dispositivi di comando macchine.

Il d.lgs. 81/08 prescrive che le informazioni, segnalazioni di allarme e le avvertenze di attrezzature o macchine siano ben visibili e comprensibili. Il d.lgs. 17/10, decreto di recepimento della Direttiva Macchine attualmente in vigore, conferma tale principio richiedendo la comprensibilità del segnale come requisito di sicurezza da soddisfare.Questo lavoro mette a fuoco le possibili difficoltà nella decodifica del segnale derivante dalla inabilità cromatica e propone misure tecniche di miglioramento per la comprensibilità del segnale per la maggior parte lavoratori che, specie negli ambienti industriali, si interfacciano con dispositivi di comando macchine dotati di segnali visivi di emergenza e di utilizzo.

Prodotto: OpuscoloEdizioni: Inail – 2023Disponibilità: Consultabile solo in reteInfo: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

I DATI INAIL NEL COMPARTO EDILIZIA.

da Inail it

Le Costruzioni, che nel biennio 2021-2022 hanno dato un forte impulso all’incremento del prodotto interno lordo, sono al primo posto della gestione assicurativa Industria e servizi per frequenza degli infortuni più gravi

Sicurezza in edilizia, nel nuovo numero di Dati Inail l’analisi aggiornata su un settore ad alto rischio

ROMA – Il nuovo numero del periodico Dati Inail, curato dalla Consulenza statistico attuariale dell’Istituto, aggiorna l’analisi relativa alle Costruzioni, un settore di attività caratterizzato da alti livelli di rischio, che nel biennio 2021-2022 ha dato un forte impulso all’incremento del prodotto interno lordo. In generale il comparto coinvolge il 7,8% degli addetti e l’11,3% delle aziende nazionali operanti nell’Industria e servizi, pari nel quinquennio 2017-2021 a una media di circa 500mila imprese e un milione 350mila lavoratori. Esaminando i dati dell’archivio statistico delle imprese attive (Asia), reso disponibile dall’Istat, emerge anche che le aziende edili sono piccole, con meno di 10 lavoratori, come la maggior parte delle imprese nazionali, e sono dedite principalmente a lavori di costruzione specializzati.

L’aumento delle denunce in linea con la crescita dell’occupazione. Nel 2022 gli infortuni sul lavoro denunciati nel settore Costruzioni sono stati circa 40mila, in aumento del 3,4% rispetto all’anno precedente ma in linea con i dati del biennio ante pandemia 2018-2019. La crescita delle denunce è coerente con l’incremento dell’occupazione, che nel 2022 è stato del 3,9% rispetto al 2021, con gli incentivi statali e lo sblocco dei cantieri a fare da volano. La stragrande maggioranza degli infortuni avviene in occasione di lavoro (91%), ma nel 2022 l’incremento maggiore (+5,0%) è stato registrato per i casi avvenuti in itinere, nel tragitto di andata e ritorno tra la casa e il luogo di lavoro. Con 175 decessi, il 16% in meno rispetto all’anno precedente e il dato più basso dell’ultimo quinquennio, il settore edile nel 2022 è al secondo posto in valore assoluto dopo il manifatturiero per numero di casi mortali denunciati. Quelli avvenuti in itinere rappresentano il 18% del totale e sono gli unici ad aumentare nel confronto con il 2021.

Un infortunato su quattro è di origine straniera. Nel quinquennio 2018-2022 la maggior parte degli infortuni professionali (in media il 62%) e dei decessi (55%) si è verificata nelle fasi di demolizione o preparazione del cantiere, nei lavori di impiantistica elettrica e idraulica e, più in generale, nelle opere di costruzione specializzata. Per la forte presenza di manodopera maschile, più idonea per caratteristiche fisiche e di forza allo svolgimento di molte attività che caratterizzano il settore, gli infortunati sono in netta maggioranza uomini (97%). La quota di infortunati di origine straniera, pari nel 2022 al 26% degli infortuni e al 21% dei casi mortali denunciati, è più elevata rispetto alla media del 19% registrata per entrambe le casistiche negli altri settori della gestione assicurativa dell’Industria e servizi.

Le cadute dall’alto tra le cause più frequenti. Le Costruzioni sono storicamente tra le attività più rischiose per il ricorso all’elevata manualità, per lo sforzo cui viene sottoposto il fisico del lavoratore e per gli effetti legati alla stagionalità e al clima. La lettura degli indici di rischio dell’ultimo triennio disponibile (2018-2020), in particolare, colloca il settore al primo posto rispetto a tutti quelli della gestione assicurativa dell’Industria e servizi per frequenza degli infortuni più gravi, che causano morte o inabilità permanenti. Prendendo in considerazione gli infortuni in occasione di lavoro riconosciuti dall’Inail nel quinquennio, circa il 30% è dovuto a schiacciamento in movimento verticale o orizzontale su/contro un oggetto immobile (in nove casi su 10 cadute dall’alto). Il 21,7% dei casi avviene per contatto con un agente materiale tagliente, appuntito, duro o abrasivo, mentre quasi un infortunio su cinque (19,8%) è legato allo sforzo fisico, anche per il maneggio e trasporto di carichi, materiali e detriti di demolizione pesanti.

Il 75% delle malattie professionali riguarda il sistema osteo-muscolare e il tessuto connettivo. Per quanto riguarda le denunce di malattie di origine professionale, nel 2022 ne sono state protocollate 10.238, il 20,2% in più rispetto alle 8.516 del 2018. La crescita nel quinquennio è stata costante, con la sola eccezione del 2020, in cui le denunce di patologie lavoro-correlate sono calate del 24,2% rispetto al 2019 pre pandemia. Con 7.506 denunce nel 2022, pari a poco più del 75% del totale dei casi codificati e con un’incidenza più alta rispetto al 71,2% dell’intera gestione Industria e servizi, i lavoratori delle Costruzioni presentano soprattutto malattie a carico del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, seguite dalle patologie del sistema nervoso con 1.103 casi (11,1%), dell’orecchio (10,1%) e, con percentuali più contenute, da quelle respiratorie (1,5%) e dai tumori (1,1%).

I “near miss” nei cantieri ferroviari e la piattaforma Condivido. Nel focus dedicato alla collaborazione avviata nel marzo 2022 con le Ferrovie dello Stato, per la sperimentazione nei cantieri delle migliori pratiche per la prevenzione, Dati Inail si sofferma in particolare sulle iniziative legate alla gestione delle segnalazioni dei “near miss”, ovvero tutti quegli eventi, derivanti da un lavoro o che hanno origine nel corso di un lavoro, che non causano lesioni o malattie ma che potenzialmente potrebbero farlo. Il flusso di comunicazione relativo alle segnalazioni dei “quasi infortuni” comprende diversi momenti di feedback al lavoratore segnalante, importanti per accrescere la motivazione e la fidelizzazione del personale operativo. In futuro i dati relativi ai “near miss” (numero degli eventi, cause dirette, indirette e radice, luogo, soggetti coinvolti) saranno inseriti nella piattaforma “Condivido” dell’Inail, accessibile alle aziende e alle loro rappresentanze. La piattaforma consiste in un software web-based per la raccolta dei dati, utile per la condivisione di conoscenze sulle modalità di accadimento dei “quasi infortuni” e sulle loro cause.

  • Dicembre 2023Argomenti
    L’impulso dell’edilizia sul Pil – Alti livelli di rischio per il settore delle Costruzioni – Le malattie professionali nelle Costruzioni: analisi di un quinquennio – La gestione dei near miss nei cantieri ferroviari: un esempio di collaborazione tra pubblico e privato
    (.pdf – 1,1 mb)
  • Progetto Condivido

FONDI INAIL 2024 PER LA SICUREZZA .

Il 2024 porterà maggiori risorse destinate alla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro da parte dell’Inail

Il budget destinato a questo ambito passerà infatti da 10 a 50 milioni di euro, inserendosi in un investimento complessivo in salute e sicurezza che raggiungerà 1,5 miliardi di euro, rispetto ai 7/8oo milioni degli anni precedenti con l’obiettivo di potenziare ulteriormente la promozione della cultura della prevenzione e della tutela dei lavoratori. 

L’Inail intende inoltre rafforzare il dialogo con gli enti bilaterali, estendendolo anche ai fondi interprofessionali, sfruttando i consistenti avanzi di gestione che si sono registrati negli ultimi anni. Questa strategia mira a favorire la diffusione delle buone pratiche e delle innovazioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro, coinvolgendo attivamente le parti sociali e le imprese.

Ulteriore novità è rappresentata dal Bando ISI Inail 2023 che prenderà avvio a febbraio 2024, il cui scopo è incentivare le imprese, attraverso contributi a fondo perduto, a migliorare il rendimento e la sostenibilità attraverso l’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature da lavoro che riducano il rischio infortunistico e migliorino quindi le condizioni di lavoro preesistenti.

Saranno 508 milioni di euro i fondi erogati attraverso il Bando a livello nazionale, la cifra più elevata stanziata dal 2010, quando ha avuto inizio la prima edizione dell’iniziativa. L’erogazione avverrà attraverso piattaforme digitali che permetteranno di velocizzare le procedure di verifica e di pagamento, secondo modalità a breve rese note dal portale dell’Istituto.

A livello regionale i finanziamenti per il 2023 ammontano a 8.667.000 euro, anche in questo caso raddoppiati rispetto a quanto già destinato ai programmi di riduzione del rischio che le nostre imprese umbre hanno avviato e in parte realizzato con i precedenti Bandi” spiega Alessandra Ligi, direttrice Inail Umbria.

Nel complesso a partire dal 2010 sono circa 800 le aziende che in Umbria hanno utilizzato i finanziamenti ISI Inail (circa 62,5 mln) per introdurre nelle attività produttive processi sempre più in grado di fronteggiare i rischi lavorativi delle specifiche produzioni, di effettuare interventi di bonifica da amianto, di adottare procedure per la gestione sistematica del rischio, di sostituire attrezzature e macchinari obsoleti. In particolare, – approfondisce Ligi – a partire dagli ultimi anni sono state privilegiate le piccole medie-imprese del territorio che, come è noto, caratterizzano circa il 90% del tessuto produttivo regionale. È stato inoltre confermato anche per quest’anno un asse di intervento specifico per il settore agricoltura, che contribuirà ad elevare la sicurezza di un comparto particolarmente complesso in materia di gestione dei rischi”.

Oltre ai finanziamenti ISI, Inail ha recentemente pubblicato un nuovo bando (con una dotazione di circa 450 mila euro per la nostra regione) riguardante il potenziamento della formazione, aggiuntiva rispetto a quella obbligatoria, dei soggetti coinvolti nei processi di gestione della sicurezza aziendale (RSPP, RLS e Lavoratori), sottolineando come la consapevolezza dei rischi e il conseguimento di competenze elevate e diffuse in materia di sicurezza e prevenzione, unite a processi produttivi sempre più virtuosi, costituiscano elementi fondamentali di un sistema integrato che pone effettivamente al centro la sicurezza dei lavoratori.

Il sostegno Inail alla prevenzione e sicurezza nel lavoro attraverso specifici programmi di finanziamento – conclude la direttrice regionale Inail – diventa altresì fondamentale per affrontare quel processo di ammodernamento dell’intero sistema produttivo pienamente in linea con i parametri di sostenibilità che il Paese sta ponendo al centro degli obiettivi strategici di sviluppo”.

Per maggiori informazioni sul Bando ISI 2023:

SCARICA IL DOCUMENTO

SINERGIA TRA RSPP ED ESPERTO DI RADIOPROTEZIONE

da inail.it

Scopo del documento è fare capire ai radioprotezionisti perché – fra le proprie competenze – la conoscenza del d.lgs. 81/08 non possa essere trascurata, ed ai responsabili ed addetti del servizio di prevenzione e protezione perché la radioprotezione non debba essere semplicemente considerata quale materia delegata ad altro “specialista”

Il risultato atteso è quello di contribuire allo sviluppo di una cultura della sicurezza che risulti più circolare, inclusiva, sinergica, e nella quale siano evidenti i diversi ambiti interferenziali nei quali l’adozione di un “gioco di squadra” si ponga, non tanto come opportunità, quanto, piuttosto, come irrinunciabile necessità.

Prodotto: Fact sheet
Edizioni: Inail – 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

QUADERNO DI CANTIERE 2023 PER IL 2024!

È disponibile on line il Quaderno di cantiere 2023 elaborato dal Gruppo di lavoro “Edilizia” del Comitato provinciale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con il coordinamento editoriale di Centrofor. Questa nuova edizione digitale della pubblicazione, voluta dall’assessore allo sviluppo economico, ricerca e lavoro Achille Spinelli, che è anche presidente del Comitato, è profondamente rinnovata e aggiornata rispetto al passato. L’intento è quello di farne uno strumento operativo a tutti gli effetti, destinato a chi è coinvolto nel processo produttivo, al fine di promuovere la sicurezza e l’integrità delle persone nei luoghi di lavoro. “E’ con vera soddisfazione che presentiamo questo testo – sottolinea l’assessore Spinelli – la cui redazione ha impegnato per un anno i responsabili tecnici delle istituzioni coinvolte, Inail, Apss, Provincia autonoma, associazioni di rappresentanza delle parti economiche e del mondo del lavoro. Il risultato è lusinghiero. Disponiamo ora di uno strumento di prevenzione degli infortuni che potrà essere utilizzato dagli operatori del settore, dalle imprese, dai lavoratori nel loro impegno quotidiano. L’approccio è innovativo, fa largamente ricorso a infografiche ed immagini e consente di illustrare molti dettagli operativi. L’auspicio è che questo Quaderno possa rappresentare uno struimento efficace e utile per una maggiore comprensione delle regole in edilizia e in generale per promuovere concretamente la cultura della sicurezza”.

Il Quaderno si articola in Aree (Organizzazione del cantiere; Valutazione dei rischi; Scavi e demolizioni; Attrezzature di lavoro, opere provvisionali, impianti e DPI; Igiene del lavoro; Procedimenti sanzionatori, infortuni e malattie professionali) e in capitoli, per complessive 132 pagine. 
Potrà essere integrato ed aggiornato annualmente, visto il suo formato digitale, e continuerà quindi ad essere seguito da vicino dai responsabili del Comitato di coordinamento salute e sicurezza sul lavoro. Spinelli ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile  sua realizzazione, in particolare Fabio Vettori per il contributo artistico, e lo staff tecnico di Centrofor. La pubblicazione sarà inviata in formato digitale ai componenti del Comitato affinché l’inseriscano nei propri spazi social e inviato alle imprese aderenti e ai professionisti coinvolti.Verrà pubblicato inoltre sul sito della Provincia e dell’Apss, che provvederanno anche a metterne a disposizione copia stampata a chi lo desiderasse. 

All.: Quaderno di Cantiere 2023

Allegati

BANCA DATI INAIL E IA

Nella fact sheet sono inizialmente presentate le nuove tecniche NGS (Next Generation Sequencing) che consentono ai ricercatori di studiare ed elaborare una grande quantità di dati depositati che sono potenzialmente ricchi di informazioni su eventi cellulari. Tali dati possono essere utilizzati per dare risposte a quesiti biologici non ancora studiati, perché non conosciuti o non ottenibili finora, consentendo di fare nuove scoperte estraendo e rianalizzando, con nuove domande biologiche, set di dati pubblici. Successivamente, vengono presentati gli strumenti Inail a supporto dei ricercatori nella gestione della moltitudine dei dati –omici, la banca dati molecolare BiTdata e l’applicazione di Intelligenza Artificiale (IA), di cui vengono schematizzate le loro potenzialità, i flussi nell’analisi dei dati e alcune elaborazioni significative.

Prodotto: Fact sheet
Edizioni: Inail – 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

MONITORAGGIO DELLE MICROALGHE NELLE BIORAFFINERIE

da Inail.it

microalghe e raffinerie

Le microalghe rivestono un ruolo significativo nell’economia circolare, come piattaforme biotecnologiche (bioraffinerie di terza generazione) per la produzione di prodotti di alto valore, quali intermedi biochimici, bioplastiche e biocarburanti. La corretta progettazione e gestione degli impianti è condizione necessaria per garantire la tutela dell’ambiente e dei lavoratori con la definizione di modelli di approccio alla valutazione della sicurezza a partire da specifici casi-studio di sperimentazione industriale o preindustriale.


Prodotto: Volume
Edizioni: Inail – 2023
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it