SPRAY NASALE CONTRO IL COVID

23 Novembre 2020

Sono allo studio spray barriera contro il Covid 19. Anche ilsole24ore ha riportato la notizia in prima pagina nell edizione on line.

Di cosa si tratta? Di molecole neutre o naturali per la mucosa del naso ma che diventano una barriera ulteriore ed efficace al virus.

Riportiamo qui l’abstract da

Biorxiv.org

I patogeni aerodispersi presentano rischi elevati in termini di contagio e di trasmissione all’interno delle vie respiratorie, in particolare nella nucosa nasale. Sebbene la conoscenza della trasmissione per via aerea sia nota da tempo, poco si é fatto in termini di intervento adeguato in grado di proteggere l’individuo, o addirittura prevenire un’ulteriore diffusione. Questo studio si concentra su un preparato  nasale con la capacità di combattere tali problemi, in particolar modo  sul virus SARS-CoV-2. È stato preparato un prodotto in  formulazione spray contenente polisaccaridi noti per le loro proprietà mucoadesive e caratterizzato per i loro modelli meccanici, spray e proprietà antivirali. È stata dimostrata la capacità di barriera di due polimeri: gellano e λcarragenina. Inoltre, i sistemi spray hanno dimostrato capacità antivirali molto potenti, con conseguente inibizione completa del virus sia per la profilassi che per la prevenzione della diffusione. Infine, è stato proposto un meccanismo per spiegare e dimostrare il primo dispositivo completamente preventivo, mirato a proteggere il rivestimento delle vie respiratorie superiori.

Si tratta ovviamente di uno studio seppur promettente.

Cosa può accadere quindi in caso di entrata del virus? Questa “patina” riesce a inglobare le particelle, per poi farle eliminare soffiandosi il naso, oltre a catturare l’invisibile nemico che quindi può essere assorbito meno nel corpo, con conseguente limitazione della carica virale.

Al momento, come detto, siamo ancora in fase sperimentale. Ma il grande vantaggio di una soluzione di questo tipo, che potrebbe diventare una sorta di “supporto” tascabile per il controllo della diffusione dell’infezione, consiste nella possibilità di aumentare la protezione quando si rimane a lungo in ambienti chiusi, come ad esempio nelle aule scolastiche o nei lunghi viaggi in aereo.

Sempre in questa direzione un prodotto frutto di uno studio italiano che utilizza prodotti naturali ma segue lo stesso meccanismo barriera.  Riportiamo quanto pubblicato su brescia oggi in merito al prodotto.

.. Un aiuto può arrivare anche da uno dei polifenoli dell’olio d’oliva del Garda e dalle ciclodestrine, forse è bene prenderlo in considerazione. Alle molecole naturali come aiuto nel contrasto alla diffusione di agenti virali, il genetista bresciano Matteo Bertelli stava già lavorando da tempo insieme con la sua equipe nel laboratorio di ricerca a San Felice del Benaco, seppur all’interno di uno studio sulle malattie genetiche rare. I LABORATORI di Ebtna-Lab si erano focalizzati sull’endocitosi virale mediata da zattere lipidiche nell’ambito di una malattia rara legata al colesterolo. Nel frattempo, studi della comunità scientifica avevano evidenziato che il Coronavirus entra nelle nostre cellule attraverso il famoso recettore Ace2 localizzato proprio nelle zattere lipidiche. «Per questo ho deciso di trovare, tra le molecole naturali, quelle che potessero impedire l’ingresso del virus agendo sul meccanismo dell’endocitosi lipid-raft mediata», spiega il genetista bresciano. E ci è riuscito.

È nato così Endovir Stop, un integratore alimentare spray a base di ciclodestrine e polifenoli in grado di ridurre il rischio di contrarre infezioni delle alte vie respiratorie di tipo virale, compreso il Sars-Cov-2. «Endovir Stop non è la soluzione definitiva al Coronavirus – tiene a precisare il dottor Bertelli – ma tutti questi aiuti, insieme, possono fermarne efficacemente la diffusione». Bertelli non è il primo a studiare le molecole naturali a contrasto del Coronavirus: il primo gruppo di studio in Italia è stato quello dell’Università Tor Vergata e della Sapienza di Roma conElena Campione sulla lattoferrina, poi il gruppo spagnolo di Saragozza ha dimostrato come la quercetina possa prevenire l’infezione virale. «Lo studio delle molecole naturali dovrebbe essere ripreso dalla comunità scientifica perché può aiutare nella prevenzione di molte malattie», aggiunge Bertelli. La formulazione «è seguita da sperimentazioni coordinate dai professori Giampietro Farronato e Gianluca Martino Tartaglia della Statale di Milano, ed eseguite dal professor Mahmut Çerkez Ergoren alla Near East University di Nicosia – specifica Bertelli -. Nei giorni scorsi siamo stati premiati dalla Società europea di biotecnologie come miglior prodotto anti Covid-19. Noi siamo pronti, speriamo di poter commercializzare Endovir Stop già entro la fine di questo mese».

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