NUOVO DPCM :LE FAQ SU QUARANTENA E SMART WORKING

13 Ottobre 2020

Da il sole24ore

QUARANTENA

Sono un positivo asintomatico al Covid. A quali regole devo attenermi?

Le nuove regole ridefinite dal Comitato tecnico scientifico dell’11 ottobre 2020 hanno abbreviato a 10 giorni il periodo di isolamento. Dovrà fare alla fine di questo periodo di quarantena un tampone molecolare unico che dovrà risultare negativo per essere fuori dall’isolamento.

Sono un positivo sintomatico. Quali sono le nuove disposizioni?

Le nuove regole ridefinite dal Comitato tecnico scientifico dell’11 ottobre 2020 hanno abbreviato a 10 giorni il periodo di isolamento, dei quali gli ultimi tre devono essere in completa assenza di sintomi. Al termine della quarantena è necessario effettuare un tampone molecolare unico che dovrà essere negativo.

Sono positivo asintomatico e non mi negativizzo. Che percorso mi aspetta?

L’isolamento nel suo caso è di almeno 21 giorni, con riscontro di positività al test molecolare al 10° e al 17° giorno. Il Comitato tecnico scientifico ha reso noto che in questi casi l’isolamento si interrompe al 21° giorno «in quanto le evidenza disponibili non documentano alcun caso di presenza di virus competente per la replicazione».

Il mio compagno è positivo al Covid-19. Che devo fare?

Per i contatti stretti è previsto un isolamento fiduciario di 10 giorni più il tampone antigenico rapido o molecolare

Cosa si intende per contatti stretti di un positivo al Covid-19?

Per “contatto stretto” di un caso positivo di Covid-19, in base alle indicazioni del ministero della Salute, si intende: 1) una persona che vive nella stessa casa di un positivo; 2) una persona che ha avuto un contatto fisico diretto col positivo (per esempio una stretta di mano): 3) una persona che ha avuto un contatto diretto non protetto con le secrezioni di un caso positivo: ad esempio ha toccato a mani nude fazzoletti di carta usati; 4) una persona che ha avuto un contatto diretto – faccia a faccia – con un caso positivo, a distanza inferiore ai due metri e per almeno 15 minuti; 5) una persona che si è trovata in un ambiente chiuso – come un’ aula, una sala riunioni, la sala d’attesa dell’ospedale – con un caso Covid-19 in assenza di dispositivi di protezione idonei; 6) un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta a un caso Covid-19 o personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso Covid-19 senza l’impiego dei dispositivi di protezione raccomandati o mediante l’utilizzo di dispositivi di protezione non idonei; 7) una persona che ha viaggiato seduta in treno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasporto entro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso Covid-19; 8) sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo o del treno dove il caso indice era seduto.Inoltre il ministero segnala che «gli operatori sanitari, sulla base di valutazioni individuali del rischio, possono ritenere che alcune persone, a prescindere dalla durata e dal setting in cui è avvenuto il contatto, abbiano avuto un’esposizione ad alto rischio».

SMART WORKING

È possibile continuare a lavorare in smart working?

Il provvedimento ampliare lo smart working al 70-75%, per ridurre non solo le occasioni di contatto ma anche gli spostamenti. Il “lavoro agile” in forma semplificata potrebbe essere applicato per tutta la durata dello stato di emergenza (attualmente prorogato al 31 gennaio). L’esecutivo punta anche ad aumentare il ricorso al lavoro da remoto per la pubblica amministrazione portando al 70% le attività degli uffici pubblici da svolgere da casa. Da settembre per i dipendenti pubblici era iniziato il rientro e le attività da svolgere in remoto si fermavano al 50% del personale, se compatibile con il tipo di mansione svolta.

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