APP, START UP, BARRIERE BIO: INNOVAZIONE E CREATIVITÀ ANTI COVID-19

20 Maggio 2020

Da il sole24ore articolo di Maria Chiara Voci.

A partire dalle grandi città, ripartire nella fase 2 in piena sicurezza?
Start-up tecnologiche, aziende della mobilità, studi di ingegneria specializzati in safety, operatori o aziende fino a ieri impegnate nella produzione di componenti per settori specifici, come l’agricoltura: tutti sono al lavoro per dare un aiuto concreto con l’innovazione alla “funzionalizzazione” dei nostri ambienti urbani.

Idee e tecnologie che spaziano in ogni ambito.
A partire da quelle che consentono il controllo della febbre per i clienti di uffici pubblici e privati: dal panettiere, al supermercato alla filiale di una banca. Una fra le proposte è quella dell’azienda vicentina Borinato Security, che vende con il marchio Bos una innovativa telecamera termica, del tutto simile a un tablet installato su un piedistallo e collocabile all’ingresso di un negozio o un ufficio.

Il dispositivo legge, con un sensore termico, la temperatura corporea delle persone in ingresso, esaminandone il volto, e vede se la persona indossa o meno la mascherina. In caso di febbre o mancata protezione, una voce avvisa i presenti della violazione in corso, scatta un allarme che può bloccare le porte automatiche oppure avvisare gli addetti ai controlli. Sempre in Veneto, ma a Caorle, la start up Sunrise (fondata da un gruppo di imprenditori con competenze nel digitale, nell’artigianato e nel management) hanno lanciato “Spray For Life”, dispositivo brevettato che unisce un termoscanner per la misurazione della febbre con due apparati evoluti di disinfestazione per mani e piedi.

Lo scanner a infrarossi è attivo a un metro di distanza e in meno di un secondo è in grado di analizzare la temperatura corporea con margine di errore di 0,2 gradi. Obiettivo degli imprenditori è quello di lanciare anche un più complesso Box for Life: una cabina dotata di augelli nebulizzanti che circondano la persona e la sanificano in estrema velocità. Un prodotto riservato ai grandi concentramenti: spiagge, discoteche, concerti, eventi sportivi, piazze.

Dal comasco arriva, invece, una proposta alternativa alle barriere in plexiglas, che soprattutto all’aperto rischiano di chiudere lo spazio. La Arrigoni, azienda specializzata negli schermi agrotessili per il controllo climatico e biologico delle coltivazioni, ha studiato Delimita, una gamme di speciali tessuti tecnici che, pur imponendo un distanziamento sociale, riducono quasi del tutto la possibilità di contagio annullando l’effetto “dropled” e garantiscono il passaggio e il ricambio d’aria.

Le reti sono facilmente installabili, lavabili e sanificabili, sono pensate per una lunga durata e costano circa 2 euro al metro quadro. Per spiagge, parchi, dehor di ristoranti, palestre, centri benessere.

C’è infine chi lavora da tempo sulla segnaletica: importantissima per orientare i comportamenti della popolazione. Anche online, su siti per la stampa digitale come prinko.it, è facile ordinare vetrofanie, segnaletiche per pavimenti (ad esempio per i supermercati) così come pannelli informativi personalizzati. Tutto disponibile in un click.

L’innovazione (anche) nella mobilità
A riflettere è anche il settore della mobilità: Jojob (azienda specializzata in carpoolong) ha approntato una proposta ad hoc per le aziende (in prova gratuita per maggio e giugno): equipaggio di massimo due persone, sedute una davanti ed una dietro e dotate di dispositivi di sicurezza adeguati (guanti e mascherine), con l’invito di sanificare con regolarità l’abitacolo e di creare degli equipaggi fissi.

Saniko Plus, divisione di 03 Technology di Brescia che da oltre 20 anni realizza nel nostro paese sistemi tecnologici integrati ad ozono coperti da brevetto sulla metodologia distributiva dell’ozono, propone dispositivi portatili per disinfettare spazi piccoli (come l’abitacolo di un’auto) senza correre rischi: sofisticati sensori permettono, infatti, la rilevazione del gas erogato e quindi la certezza di non superare la norma di legge e non arrivare a concentrazioni pericolose per l’aria indoor.

I progetti sulla strategia
Questo il caso della GAe Engeneering di Torino, società nata nel 2009 e fra le più specializzate al mondo nella gestione della Safety, applicata anche al contesto delle grandi manifestazioni pubbliche (solo per citarne alcune, il carnevale di Venezia, il Giro d’Italia, i Capodanni e la Milano Marathon).

Il team, guidato dall’ingegner Giuseppe Amaro, si è messo al lavoro da settimane: ha creato un vero e proprio marchio di certificazione “Virus Free and Safe” e propone l’applicazione e gestione (per clienti pubblici e privati) di una serie di protocolli, pensati per diverse tipologie di immobili, e che ovviamente, dallo studio generale, dovranno essere declinate sulla singola realtà di chi li vorrà implementare.

Le simulazioni realizzate da GAe, che hanno preso in esame edifici reali, dalla stazione di Porta Nuova a Torino al Museo del Castello Estense di Ferrara, seguono le linee dell’Oms e si basano su tre pilastri: la riorganizzazione dei flussi logistici (ad esempio, separando i percorsi di ingresso e di uscita); l’uso di tecnologie facilmente usabili, anche da smartphone; l’attività di informazione ai fruitori dei servizi, per arrivare al cosiddetto effetto nudge, quello del comportamento automatico e positivo delle persone.

«Tutte le simulazioni hanno dato come risultato quello di una riduzione anche consistente del pubblico – conclude l’ingegner Amaro –, con punte fino al 60% per cinema e teatri. Tuttavia, ad esempio nei supermercati, non sarà sempre necessario intervenire con lavori fisici di adeguamento degli spazi, ma basterà ripensare i percorsi. Sul lungo tempo, credo che le persone stesse si abitueranno e ciò che oggi viene percepito come restrizione, diventerà una nuova normalità».

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