NUOVE SVHC PER L’AGENZIA EUROPEA ECHA

7 Febbraio 2020


Sono 4 le nuove sostanze che l’Agenzia europea delle sostanze chimiche (ECHA) ha inserito nel novero delle Substances of very high concern (SVHCs) (sostanze pericolose per i propri effetti su salute e ambiente).
Vediamo quali sono e le loro caratteristiche pericolose, mettendo anche in luce cosa succede ad una sostanza quando entra in questo novero di sostanze per le quali il mondo industriale dovrà richiedere specifica autorizzazione.

Il 16 gennaio l’ECHA ha aggiunto quattro nuove sostanze all’elenco di quelle candidate per l’autorizzazione: si tratta dell’elenco delle Substances of very high concern (SVHCs), sostanze che possono avere effetti gravi sulla salute umana o sull’ambiente, e che conta ora 205 voci.
Tre delle nuove quattro (Diisohexyl phthalate, 2-benzyl-2-dimethylamino-4′-morpholinobutyrophenone e 2-methyl-1-(4-methylthiophenyl)-2-morpholinopropan-1-one) sono state inserite per via del loro carattere di tossicità per la riproduzione.


La prima non era registrata al REACH, le altre sono utilizzate soprattutto nella produzione di polimeri.
La quarta sostanza (l’acido perfluorobutano solfonico (PFBS) e i suoi sali) è stata inserita vista la sua combinazione con altre proprietà problematiche e per i probabili e gravi effetti sulla salute umana e sull’ambiente, dando origine a un livello di preoccupazione equivalente a quello delle sostanze cancerogene, mutagene e reprotossiche (CMR), persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PBT) e molto persistenti e molto bioaccumulabili (vPvB).
L’acido ed i suoi Sali sono per lo più usati come catalizzatori, additivi e reagentinella produzione di polimeri e in sintesi chimiche, o come ritardanti di fiamma nei policarbonati (per dispositivi elettronici).

Cosa vuole dire entrare nell’elenco delle Substances of very high concern (SVHCs)

Le sostanze presenti nell’elenco delle sostanze candidate all’autorizzazione sono anche note come sostanze “estremamente problematiche”: una volta inserite nell’elenco delle autorizzazioni, il mondo industriale dovrà richiedere l’autorizzazione per continuare a utilizzare la sostanza.
Anche le società devono tenere conto dell’inserimento di una sostanza nell’elenco delle SVHC in merito al suo utilizzo da sola, in miscele o articoli: i fornitori di articoli contenenti una delle sostanze pericolose al di sopra di una concentrazione dello 0,1% hanno obblighi di comunicazione verso i clienti e verso i consumatori. Inoltre, gli importatori e i produttori di articoli contenenti la sostanza hanno sei mesi dalla data della sua inclusione nell’elenco dei candidati (16 gennaio 2020) per notificarlo all’ECHA.

da insic.it

Per Echa clicca qui Link

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