E’ TEMPO DI VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE

23 Novembre 2018
da osservatorioinfluenza.it
obiettivi della vaccinazione antinfluenzale

Obiettivi principali della vaccinazione sono la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità nei gruppi a rischio: un intervento che si propone questi risultati è sicuramente in grado di garantire un rapporto costo-beneficio molto favorevole. Al fine di perseguire questi obiettivi è importante che la vaccinazione venga offerta  in modo preferenziale alle popolazioni in cui è più alto il rischio di andare incontro a complicazioni. Si tratta in primo luogo delle persone di età superiore a 65 anni  e di tutte le persone di qualsiasi età affette da alcune patologie croniche di base che aumentano il rischio di complicanze in corso di influenza.

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Questa strategia vaccinale si propone quindi di

  • ridurre il rischio individuale di malattia, di ospedalizzazione e di morte
  • ridurre i costi sociali correlati con la mortalità e la morbilità

Per tali ragioni in Italia la vaccinazione viene offerta gratuitamente e attivamente da parte del Servizio Sanitario alle popolazioni a rischio. Ovviamente ciò non significa che la restante popolazione non si debba vaccinare.  Tutti coloro che decidano di vaccinarsi contro l’influenza stagionale, per ragioni di lavoro, per il timore della malattia o solo per evitare il disagio che essa comporta, possono acquistare direttamente il vaccino in farmacia.

È opportuno ricordare che la protezione indotta dal vaccino inizia nell’arco di due settimane dall’inoculazione e dura all’incirca sei/otto mesi, per poi declinare. Per tale motivo, (oltre che per la variazione dei ceppi in circolazione), è necessario ripetere la vaccinazione antinfluenzale all’inizio di ogni nuova stagione influenzale.

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Il vaccino antinfluenzale

Data la variabilità dei ceppi virali il vaccino viene preparato ogni anno facendo riferimento alla informazioni sui virus circolanti raccolte dal sistema di sorveglianza internazionale dell’OMS cui partecipano 83 nazioni.

Tutti i vaccini disponibili in Italia sono inattivati, ciò significa che al loro interno non sono presenti particelle virali attive.

Nel nostro paese sono disponibili diversi vaccini antinfluenzali. Si tratta di

  • Vaccini split, composti da frammenti dei virus influenzali
  • Vaccini a sub unità, vale a dire composti solo dagli antigeni di superficie del virus influenzale (emoagglutinina e neuraminidasi)
  • Vaccini adiuvati, in cui gli antigeni di superficie sono uniti a una sostanza adiuvante che potenzia la risposta immunitaria
  • Vaccini intradermici; si tratta di vaccini contenenti virus frammentati (quindi split) che hanno la caratteristica di poter essere iniettati in quantità molto piccola nel derma (la parte profonda della cute) anziché nel muscolo.

L’esecuzione della vaccinazione contro l’influenza è indicata in tutti coloro che desiderano evitare la malattia e che ovviamente non abbiano controindicazioni alla sua esecuzione. A una grande fetta della popolazione, quella considerata a maggior rischio di complicazioni (anziani, soggetti con malattie croniche, donne in gravidanza) il vaccino antinfluenzale viene offerto gratuitamente all’interno di una campagna vaccinale promossa dal Servizio Sanitario Nazionale. La vaccinazione è offerta gratuitamente anche a quella fetta di popolazione non a rischio che esercita attività di particolare importanza sociale:

  • Medici e personale sanitario di assistenza.
  • Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio.
  • Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori (es. polizia, vigili del fuoco, altre categorie socialmente utili)
  • Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (es. allevatori, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori, vaccinatori, veterinari)

Risultati immagini per influenza 2018

Vale la pena ricordare che non esistono controindicazioni a vaccinare persone asintomatiche anche dopo l’inizio dell’epidemia.

Le categorie maggiormente a rischio  dove la vaccinazione è fortemente consigliata sono i bambini ,gli anziani , i malati di patologie croniche
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