Monthly Archives: Giugno 2018

FAQ LE DOMANDE PIU’ FREQUENTI SULLE SCADENZE IN SICUREZZA SUL LAVORO

FAQ FREQUENTLY ASKED QUESTIONS – DOMANDE PIU’ FREQUENTI SULLE SCADENZE DI SICUREZZA DEL LAVORO

UNA PICCOLISSIMA GUIDA PER RICORDARSI SCHEMATICAMENTE LE SCADENZE PIU’ IMPORTANTI

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Tante le domande che vengono ripetutamente richieste  a chi si occupa di sicurezza sulle scadenze obbligatorie.

Le scadenze non sono solo un mero obbligo legislativo ma rappresentano anche  un modo di costruire un sistema continuo di formazione, aggiornamento e  controllo.

LE SCADENZA DEL DVR

  • entro 90 giorni dalla data inizio attività: per le imprese di nuova costituzione
  • entro 30 giorni dalla modifica lavorativa

Per esempio .
Una società se inizia l’attività il 10 settembre,  dovrà redigere il Documento di valutazione rischi entro il 9 dicembre

FAQ SCADENZE SICUREZZA SUL LAVORO

QUANDO SCADE IL DVR? QUANDO SI PROCEDE A REVISIONE?.

ll Documento di Valutazione dei Rischi, così come definito nell’art 28 del D.Lgs 81/08 è un documento  che deve essere sempre adattato allo stato delle aziende per  contenuti e per la  periodicità della revisione.

Quando si procede a revisione ?  Si procede a revisione nei casi previsti dall’art 29 del Testo Unico ovvero:

  • importanti cambiamenti dell’organizzazione aziendale (acquisto  nuovi macchinari o strumenti , ristrutturazioni,  cambiamenti di sede, cambiamenti organizzativi);
  • nel caso di importanti infortuni o malattie professionali;
  • quando gli esiti dell attività di sorveglianza sanitaria ne diano indicazioni;
  • nel caso di nuove nomine all’ interno dell’organigramma della sicurezza;
  • nel caso di aggiornamenti legislativi che richiedano una revisione.

 COME INDICARE LA DATA CERTA NEL DVR ?

Il DVR deve avere una certificazione CERTA della data  di elaborazione/revisione .

Tale data può essere apposta con timbro postale o  più semplicemente, facendolo firmare e datare dal datore di lavoro, dall’RSPP e/o dal Rappresentante dei Lavoratori

PIANO DI EMERGENZA INTERNO

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Per le sole attività soggette a controllo da parte dei Vigili del fuoco o con più di 10 dipendenti:

  • entro 30 giorni dalla modifica lavorativa
  • riunione periodica della Sicurezza (Articolo 35)

Per le aziende con più di 15 lavoratori:

  • 1 volta l’anno

LE SCADENZE DELLE FIGURE DELLA SICUREZZA

RLS
Elezione da parte dei lavoratori  ogni 3 anni

RSPP:
Non  esiste una scadenza di legge al mandato di RSPP, eventuali scadenze sono definite dal contratto tra le parti.

Medico Competente
Non vi è scadenza  di leggea, eventuali scadenze sono definite dal contratto tra le parti.

 PERIODICITA’ DELLA SORVEGLIANZA SANITARIA

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la nomina del medico competente è obbligatoria laddove esiste un cosidetto rischio tabellato ovvero indicato dalla legge. E’ quindo possibile  individuare quei  casi previsti dalla legge in cui sia obbligatoria la Sorveglianza Sanitaria,  la nomina del Medico Competente ela frequenza delle visite .per semplificare molto la materia possiamo indicare queste scadenze generali:

  • Almeno una volta all’anno in caso di esposizione a sostanze chimiche e cancerogene o ad agenti biologici
  • Ogni 2 o 5 anni in caso di esposizione a rischio Videoterminali

SOPRALLUOGO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO

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Medico Competente, RSPP e Datore di lavoro almeno una volta all’anno

 

CORSI DI FORMAZIONE

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Lavoratori

  • Corsi di formazione base entro 60 giorni dalla data di assunzione
  • Aggiornamenti di 6 ore nell’arco dei 5 anni consecutivi al corso base

RLS

  • Corsi di aggiornamento 1 volta all’anno della durata di 4 o 8 ore per le aziende con rischi specifici (es Chimico/biologico)

Addetti PS E ANTINCENDIORisultati immagini per ADDETTI AL PS TECO MILANO FAQ SCADENZE

  • Corsi di aggiornamento per addetti al Primo Soccorso ogni 3 anni (4 ore)
  • Corsi di aggiornamento per addetti all’emergenza Incendio consigliatiogni 3 anni (2-5-8 ore rispettivamente per le aziende a rischio incendio basso – medio . alto) ai sensi della circolare 12653 del 23 febbraio 2011 ma non obbligatori

RSPP

  • Aggiornamenti nell’arco dei 5 anni consecutivi al corso di abilitazione, la durata degli aggiornamenti dipende dal Macro-settore B di appartenenza.

MANUTENZIONI PERIODICHE PRESIDI ANTINCENDIO

Estintori

POLVERE       CONTROLLO 6 MESI  REVISIONE 36 MESI COLLAUDO 6-12( SE CE) ANNI

CO2                CONTROLLO 6 MESI  REVISIONE 60 MESI COLLAUDO 10  ANNI

SCHIUMA  d’acqua CONTROLLO 6 MESI  REVISIONE 18 MESI COLLAUDO 6-12( SE CE) ANNI

 

 

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 VERIFICHE IMPIANTI ELETTRICI

  • Verifiche ispettive obbligatorie ai sensi del DPR 462/01 ogni 2 o 5 anni per ambienti rispettivamente a rischio di incendio alto od ordinario (medio – basso)
  • Verifiche ai sensi del D.M. 37/08 : Ogni 2 anni verifica della messa a terra, ogni 6 mesi verifica del corretto funzionamento dei differenziali

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 VERIFICARE ASCENSORI 

  • Visite finalizzate alla verifica dell’integrità e dell’efficienza di tutti i dispositivi e dei componenti ogni 6 mesi
  • Visite di manutenzione preventiva: non è specificata una periodicità perché questa dipende dalle caratteristiche dell’impianto, di norma vengono eseguite 8-12 visite all’anno (incluse le due semestrali)

VERIFICHE ASCENSORI FAQ

COMUNICAZIONI INFORTUNI

Quando comunicare un infortunio sul lavoro?

  • Comunicazioni infortuni
    • Entro 48 ore dalla ricezione del certificato medico comunicare all’INAIL un infortunio sul lavoro

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SAFETY e SICUREZZA CON UN PIZZICO DI IRONIA

 

Come parlare di sicurezza e di Safety con un pizzico di ironia 

Ho trovato queste simpatiche immagini dei Simpson su Pinterest e non ho resistito a proporvele perchè a volte un po’ di ironia aiuta a memorizzare meglio anche nell’ambito della sicurezza e della prevenzione degli infortuni  .. i guai sono vicini soprattutto quando c’è Omer come lavoratore …..

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Come parlare di sicurezza e di Safety con un pizzico di ironia

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INFORTUNI NEL SETTORE MARITTIMO

LA NUOVA PUBBLICAZIONE INAIL SUGLI INFORTUNI DEL LAVORO  NEL SETTORE MARITTIMO   E’ DISPONIBILE IN RETE.

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INFORTUNI SUL LAVORO NEL COMPARTO MARITTIMO

L’Inail presenta una ricerca sugli infortuni marittimi, indagando le cause di infortuni più frequenti, le protezioni possibili ed un confronto con il modello di prevenzione europeo

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Le cause degli infortuni si riferiscono  in parte alle caratteristiche strutturali del natante e, in parte, alle specifiche attività svolte a bordo: l’analisi prende considera sia le navi per il trasporto merci che quelle per  il trasporto passeggeri . in quest’ultimo caso le scale bagnate sono fra le principali cause di infortunio.
Ricordiamo che gli infortuni più frequenti riguardano infatti  scivolamenti e cadute in piano e dall’alto. Spesso da questi infortuni deriva l’inabilità permanente del lavoratore

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INAIL  ha condotto un’analisi degli infortuni nel settore marittimo-portuale, anche nel quadro di una collaborazione con gli enti competenti, allo scopo di approfondire le problematiche della sicurezza sul lavoro.

Immagine Lavoratori del Mare

INFORTUNI SUL LAVORO NEL COMPARTO MARITTIMO

L’analisi è effettuata sulla base dei dati derivanti da due fonti informative: le schede di rilevazione degli infortuni subiti dai lavoratori marittimi indirizzate alle Capitanerie e l’archivio Infor.Mo che riposta le informazioni sui fattori causali evidenziati nel corso delle inchieste infortuni condotte dalle Asl. Nel report è presente anche una sintetica descrizione del profilo di rischio nel settore marittimo-portuale.

Prodotto: Volume

Edizioni: Inail – 2018
Disponibilità: Consultabile anche in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it

https://www.inail.it/cs/internet/docs/alg-pubbl-infortuni-lavoratori-del-mare.pdf

fonte INAIL

 

 

PERICOLO RADON E MONITORAGGIO AMBIENTALE

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PERICOLO RADON E MONITORAGGIO AMBIENTALE

COS’È IL RADON?

A differenza dell’uranio e del radio che sono solidi, il radon è un gas che è in grado di uscire dal terreno e diffondersi in atmosfera, nell’acqua, nei materiali da costruzione ed entrare negli edifici residenziali e nei luoghi di lavoro .

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PERICOLO RADON E MONITORAGGIO AMBIENTALE

Il radon è  un elemento chimico naturale, radioattivo.  Purtroppo è incolore, inodore, insapore e non può essere avvertito dai  nostri sensi.

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PERICOLO RADON E MONITORAGGIO AMBIENTALE

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  fig . radon in Lombardia

Il Radon  deriva dal “decadimento nucleare” del radio che a sua volta proviene dall’uranio. Questi elementi sono presenti fin dalle origini della terra, in quantità molto variabile, in tutta la crosta terrestre e quindi sono ubiquitari  Si possono trovare anche nei materiali da costruzione lapidei (cementi, tufi, laterizi, pozzolane, graniti, ecc.)

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PERICOLO RADON E MONITORAGGIO AMBIENTALE

COSA FA?

Il pericolo maggiore del gas radon è correlato all’inalazione: inspirato in quantitativi in eccesso e per periodi prolungati, può infatti provocare seri danni alla salute, in particolare ai polmoni. E’ considerato come seconda causa di rischio per l’insorgenza di un tumore, dopo il fumo

Tuttavia proprio grazie  alla volatilità di questo gas , vale a dire alla sua capacità di disperdersi rapidamente e facilmente nell’aria, un semplice accorgimento , come l’aereazione dei locali,  rappresenta  già una importante misura preventiva

EFFETTI

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PERICOLO RADON E MONITORAGGIO AMBIENTALE

Gli effetti più dannosi del radon sono provocati dai suoi “prodotti di decadimento”, cioè ad altri elementi radioattivi non gassosi generati dal radon che, attaccandosi al particolato atmosferico presente in ogni ambiente, entrano facilmente in profondità nell’apparato respiratorio irraggiando in particolare le cellule dei bronchi.

 

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), attraverso l’International Agency for Research on Cancer (IARC), ha classificato il radon appartenente al gruppo 1 delle sostanze cancerogene per l’essere umano, fornendo indicazioni circa la necessità di intervenire sulle concentrazioni elevate di gas radon.

INQUADRAMENTO NORMATIVO

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PERICOLO RADON E MONITORAGGIO AMBIENTALE

Proprio per la sua pericolosità, la Comunità Europea e lo stato Italiano hanno emesso una serie di atti normativi a tutela della salute della popolazione (Raccomandazione Euratom 143/90) e dei luoghi di lavoro (D. Lgs 230-95 come integrato al Capo III-bis dal D. Lgs 241/2000).

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Per i luoghi di lavoro è richiesto il controllo ed il contenimento della concentrazione di radon nell’aria negli ambienti ove si svolgono attività lavorative che possono esporre i lavoratori o le persone del pubblico a sorgenti naturali di radiazioni ionizzanti.
Il livello di riferimento dell’esposizione dei lavoratori alla radioattività naturale, espresso come concentrazione media annua di radon in aria, corrisponde a 500 Bq/m3.
Il 17 gennaio 2014 è stata pubblicata la Direttiva 2013/59/Euratom “Norme fondamentali di sicurezza relative alla protezione contro i pericoli derivanti dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti”.
La direttiva,   recepita  entro il 6 febbraio 2018, avrà un notevole impatto sulla normativa relativa all’esposizione al radon negli ambienti di lavoro: ogni Stato membro dovrà stabilire livelli di riferimento nazionali non superiori a 300 Bq/ m3 come media annua della concentrazione di attività di radon in aria, a meno che un livello superiore non sia giustificato dalle circostanze esistenti a livello nazionale.

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PERICOLO RADON E MONITORAGGIO AMBIENTALE

Inoltre, saranno considerati per la prima volta nel campo di applicazione anche gli ambienti residenziali. Lo Stato membro dovrà stabilire livelli di riferimento nazionali per le abitazioni (media annua della concentrazione di attività di radon in aria) non superiori a 300 Bq/ m3.

COME SI MISURA

In data 7 aprile 2003 la Regione Lombardia ha pubblicato sul BURL n°15 (Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia) “Linee guida per le misure di concentrazione di radon in aria nei luoghi di lavoro sotterranei” prodotte della Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome.

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PERICOLO RADON E MONITORAGGIO AMBIENTALE

Le linee guida adottano per locali o ambienti di lavoro sotterranei la seguente definizione: “locale o ambiente con almeno tre pareti interamente sotto il piano di campagna, indipendentemente dal fatto che queste siano a diretto contatto con il terreno circostante o meno”. Tale definizione include fra i locali sotterranei nei quali effettuare le misure anche tutti quelli che hanno un’apertura verso l’esterno e i locali che sono circondati da una intercapedine aerata.

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PERICOLO RADON E MONITORAGGIO AMBIENTALE

Una distinzione tra le tipologie  di misurazione si basa sulla durata della misurazione:

  • si definiscono SHORT TERM, le rilevazioni che effettuano misure di qualche giorno;
  • si definiscono LONG TERM quelle su lungo periodo (almeno qualche mese).
  • Le misure SHORT TERM sono adatte a dare una  immediata indicazione sulla concentrazione di gas presente nell’ambiente ma hanno il limite che tali concentrazioni sono riferite al solo periodo di effettuazione della misura.
    Per valutare la concentrazione media annua di radon in un locale, è consigliabile, invece, eseguire almeno due misure semestrali LONG TERM consecutive (inverno ed estate) al fine di tener conto sia della variabilità stagionale che delle diverse condizioni meteorologiche.
Radon Cigarette Comparison

PERICOLO RADON E MONITORAGGIO AMBIENTALE

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FESTIVAL DEL LAVORO . MILANO 28-30 GIUGNO 2018

FESTIVAL DEL LAVORO A MILANO IL 28-30 GIUGNO 2018 AL MICO Milano congressi

Milano capitale del lavoro e del welfare in Italia ….

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Infatti il capoluogo lombardo ospiterà l’edizione 2018 del Festival del Lavoro, una tre giorni organizzata dai Consulenti del Lavoro e dalla Fondazione Studi per promuovere riflessioni su crescita e sviluppo del Paese. L ‘evento fissato  nei giorni dal 28 al 30 giugno presso il centro congressi MiCo, permetterà di partecipare a numerosi eventi . Saranno ovviamente presenti esperti di diritto del lavoro e ipersonalità come il presidente dell’INPS Tito Boeri. Durante l’evento saranno, inoltre, illustrate e commentate le ultime novità normative riguardanti il lavoro autonomo, l’equo compenso, la privacy, i controlli a distanza dei lavoratori e gli effetti della legge sul whistleblowing. Insomma un evento da non perdere e da segnarsi in agenda questo Festival del Lavoro di Milano. 2018.

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link.

http://www.consulentidellavoro.it/index.php/siti-istituzionali/festival-del-lavoro

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AIDII XXXV CONGRESSO NAZIONALE DI IGIENE AMBIENTALE

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Mercoledì 13 giugno 2018

Rischi industriali, occupazionali e ambientali nella grande impresa.

I valori di riferimento nel panorama nazionale e internazionale

Giovedì 14 giugno 2018

Rischi occupazionali nel settore vitivinicolo e florovivaistico

Nuove tendenze nella valutazione del rischio chimico: revisione della norma EN 689 e prospettive europee

Minerali asbestiformi, fibre artificiali vetrose e nanofibre: elementi di novità nella valutazione e gestione del rischio

Venerdì 15 giugno 2018

Risk Management in ambito ambientale e gestione dei rifiuti .

Fattori di rischio negli ambienti di vita e di lavoro non industriali

Temi liberi di Igiene Industriale: Agenti Chimici e Biologici SALA 1 (sessione parallela)

Temi liberi di Igiene Industriale: Agenti Fisici e Trasversali SALA 2 (parallela)

Sede del convegno

Centro internazionale di formazione ITC-ILO, Torino

HEAT -SHIELD – ALLERTA CALDO: CONVEGNO INAIL A ROMA IL 21/06/2018

Progetto HEAT-SHIELD: sistema di ALLERTA CALDO per i lavoratori
del settore agricolo e altri ambiti occupazionali

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HEAT -SHIELD – ALLERTA CALDO:

sede INAIL di P. le Pastore- Roma
giovedì 21 giugno 2018 ore 9.00-13.30

INAIL – UNIFI CIBIC – Ibimet – CeRIMP

PROGRAMMA

Scaletta degli interventi

9:00-10:00 Registrazione dei partecipanti e somministrazione del questionario “Percezione del rischio caldo in ambito lavorativo

10:00-10:15 Introduzione ed apertura dei lavori
S. OrlandiniUNIFI / S. IavicoliINAIL

Progetto HeatShield

10:15-10:30 Il progetto “Heat-Shield”: Effetti del caldo sulla salute e produttività dei lavoratori
N. MorrisCETRI

10:30-10:45 Piattaforma previsionale del rischio da caldo fino ad un mese dedicata al settore occupazionale
M. MorabitoIBIMET-CNR

10:45-11:00 Casi studio per la valutazione degli effetti del caldo sui lavoratori e la calibrazione del sistema previsionale
A. MesseriCIBIC-UNIFI

11:00-11:15 Pausa e ritiro del questionario “Percezione del rischio caldo in ambito lavorativo”

Stakeholders

11:15-11:30 La ricerca epidemiologica per la prevenzione dei rischi connessi al caldo in ambito lavorativo
A.Marinaccio, M BonafedeINAIL

11:30-11:45 Esperienza di valutazione dello stress termico dei lavoratori agricoli nelle serre
V. Molinaro, S. Del FerraroINAIL

11:45-12:00 Condizioni climatiche e salute nei siti industriali contaminati: prospettive di ricerca
P. CombaISS

12:00-12:30 Interventi di stakeholders del settore agricolo e delle costruzioni
CIA, LegaCoop Agroalimentare, FORMEDIL

12:30-13:00 Fase interattiva con somministrazione di un questionario di valutazione
A. Baldasseroni, M. LeviCeRIMP

13:00-13:30 Discussione e conclusione dei lavori
S. OrlandiniUNIFI / S. IavicoliINAIL

Segreteria organizzativa: Alessandro Messeri
Tel +39 055/3288257 – 055/5226041
Email: alessandro.messeri@unifi.it

scarica la locandina

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HEAT -SHIELD – ALLERTA CALDO:

Il cambiamento climatico sta determinando un costante incremento della frequenza e dell’intensità delle ondate di calore che tendono anche a divenire sempre più precoci.

Il continente europeo in generale, e l’area mediterranea in particolare, appaiono maggiormente interessate.

Gli effetti dell’incremento termico si manifestano anche sulla salute della popolazione e in particolare sulle categorie più vulnerabili.

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HEAT -SHIELD – ALLERTA CALDO:

I

l comparto occupazionale rientra a pieno titolo tra tali categorie, in riferimento anche all’incremento dell’età media dei lavoratori ed alla sempre maggiore presenza di lavoratori stranieri che, sia per problemi culturali, sia per problemi legati all’adattamento, risultano estremamente vulnerabili.

Inoltre, soprattutto i lavoratori del settore agricolo e delle costuzioni, si trovano spesso ad operare in condizioni climatiche potenzialmente rischiose per la salute, caratterizzate da esposizione diretta e prolungata alla radiazione solare, temperature elevate e spesso associate ad alti tassi di umidità dell’aria.

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HEAT -SHIELD – ALLERTA CALDO:

Tali condizioni, soprattutto se persistenti e associate a intense attività fisiche, spesso effettuate con indumenti poco traspiranti, possono determinare varie complicanze per la salute.

L’UE è sempre più sensibile alla tutela della salute dei lavoratori dai rischi connessi al cambiamento climatico ed il Progetto Horizon 2020 “Integrated inter-sector framework to increase the thermal resilience of European workers in the context of global warming” (HEAT-SHIELD) mira all’individuazione di soluzioni tecnologiche innovative, misure preventive e linee guida comportamentali specifiche per i lavoratori e finalizzate alla tutela della loro salute dai rischi connessi alle elevate temperature.

Al fine di raggiungere tale obiettivo, il progetto prevede la realizzazione di una piattaforma previsionale specifica per il rischio caldo per l’intera Europa, ed indirizzata a cinque settori produttivi: agricolo, costruzioni, trasporti, turismo e manifatturiero.

Il sistema previsionale fornirà all’utente una previsione personalizzata del rischio da caldo con suggerimenti dettagliati fino a 5 giorni. Questa previsione di dettaglio sarà calibrata in funzione delle caratteristiche antropometriche del soggetto, del vestiario indossato, dell’intensità dello sforzo, del livello di acclimatazione e dell’ambiente in cui viene svolto il lavoro (esposti al sole o in zone d’ombra o interne non climatizzate). Tale informazione sarà associata a linee guida comportamentali (es.: quantità di acqua da assumere e pause consigliate) ed in aggiunta verrà fornita anche una tendenza probabilistica del rischio da caldo con previsioni fino a 46 giorni, utile per una migliore pianificazione e programmazione delle attività nel lungo periodo.

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HEAT -SHIELD – ALLERTA CALDO:

Il workshop ha come scopo principale quello di presentare lo stato di avanzamento dei lavori, per discutere pregi e difetti dell’approccio adottato nell’ambito del Progetto e soprattutto per favorire il contatto diretto con i possibili usufruitori del servizio (lavoratori, datori di lavoro, enti pubblici, ecc.). Questo in vista della predisposizione di bozze di linee guida (LG) che dovranno essere proposte all’attenzione della Commissione dell’Unione Europea e che potranno divenire provvedimenti comunitari con l’obiettivo di fronteggiare l’impatto degli incombenti cambiamenti climatici sui lavoratori.

 

da http://www.ciip-consulta.it

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BANDO ISI INAIL 2017 : CLICK DAY IL 14 GIUGNO 2018

TUTTI PRONTI AI NASTRI DI PARTENZA PER IL CLICK DAY 

Come arrivare per primi al click day

Click day Bando Isi 2017.

È il 14 giugno 2018 il giorno individuato da INAIL per l’invio definitivo delle domande. 14 giugno 2018 dalle ore 16.00 alle 16.30. Unica sessione.

teco milano

click day inail

La data come previsto è stata comunicata da Inail oggi 7 giugno. Sempre a partire dal 7 giugno è possibile per le imprese che avranno superato la soglia minima di ammissibilità della propria domanda, scaricare il codice identificativo.

Insieme alla data del click day Inail ha riproposto il documento con le Regole tecniche e le modalità di svolgimento della domanda online

Segnaliamo per completezza il sito :

Simulatore Click Day 2018

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STRESS LAVORO CORRELATO E PATOLOGIE CARDIACHE

Come lo stress può influenzare il nostro cuore

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STRESS LAVORO CORRELATO E PATOLOGIE CARDIACHE

I lavori stressanti sono legati alle anomalie del ritmo cardiaco .

Aumenta del 48 %il pericolo di una fibrillazione atriale 

 

Professioni troppo stressanti con un carico psicologico elevato e dalla sensazione di avere scarso controllo sulla situazione lavorativa potrebbero aumentare il rischio di aritmie e fibrillazione atriale.

Lo rivela uno studio pubblicato sull’European Journal of Preventive Cardiology da Eleonor Fransson, dell’università di Jönköping in Svezia. La fibrillazione atriale è una patologia subdola e pericolosa, soprattutto aumenta del 30% il rischio di ictus.

I sintomi principali sono palpitazioni, vertigini, svenimento, dolore toracico, debolezza, difficoltà di respirazione, ansia.

Si stima che entro il 2030  nell’Unione Europea saranno diagnosticate ogni anno 120.000-215.000 nuove diagnosi di aritmie . 

Gli esperti hanno monitorato per oltre 5 anni la salute di 13.200 lavoratori, tutti sani all’inizio dello studio. i lavoratori sono stati suddivisi in gruppi a seconda del livello di stress percepito da ciascuno in ambito professionale.

Lo stress da lavoro è stato valutato con domande  di valutazione del carico psicologico individuale e della percezione di avere controllo sulla propria situazione lavorativa. Nel corso dello studio sono state effettuate 145 diagnosi di fibrillazione atriale.

Gli epidemiologi svedesi hanno stimato che i lavori più stressanti (alto carico emotivo/psicologico e sensazione di scarso controllo) si associano ad un aumento del rischio di fibrillazione del 48% e suggeriscono che i datori di lavoro dovrebbero prendere delle misure adeguate per arginare lo stress associato in particolare ad alcune professioni.

fonte: European Journal of Preventive Cardiology

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LA GUIDA AL RISCHIO NANOMATERIALI DELL ‘AGENZIA EUROPEA PER LA SICUREZZA SUL LAVORO

GUIDA RISCHIO NANOMATERIALI LUOGHI DI LAVORO

Pubblicata dall’Agenzia Europea per la Sicurezza sul Lavoro (EU OSHA) lo schema sintetico (in italiano) degli strumenti per la gestione in sicurezza dei nanomateriali nei luoghi di lavoro.

Il documento presenta vari strumenti per la gestione dei rischi che sono intesi a facilitare l’adozione di adeguate misure di prevenzione sul lavoro e ad assistere le imprese nella valutazione dei rischi legati ai nanomateriali.

In allegato anche la Guida al lavoro in sicurezza con i nanomateriali e i nanoprodotti per i datori di lavoro e i lavoratori (disponibile in inglese).

La Guida, basata sul sistema a fasce di controllo, è il risultato di uno sforzo comune tra i datori di lavoro e i lavoratori olandesi e le parti sociali (FNV, VNO-NCV e CNV) ed è finanziata dal ministero olandese degli Affari sociali e dell’occupazione.
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E’ intesa soprattutto a consentire ai datori di lavoro e ai lavoratori di organizzare un ambiente in cui sia possibile lavorare con i nanomateriali e i prodotti che li contengono in condizioni di sicurezza e ad assisterli nella definizione di adeguate misure di controllo e nell’attuazione di buone pratiche lavorative.

EU OSHA 2015

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